Presidi, basta con l'obbligo del presepe a scuola - avvisatore.it
La proposta di rendere obbligatorio il presepe nelle scuole italiane sta suscitando un acceso dibattito. Il provvedimento, presentato da Lavinia Mennuni, senatrice di Fratelli d’Italia, prevede anche sanzioni per i dirigenti scolastici che non rispettano la legge. Tuttavia, diverse voci si sono levate contro questa iniziativa.
Antonello Giannelli, presidente nazionale dell’Associazione presidi (Anp), ha dichiarato che “imporre per legge il presepe è fuori luogo”. Secondo Giannelli, è importante tenere conto delle tradizioni del Paese, ma non è corretto imporle attraverso una legge. Egli sostiene che ci sarà modo, nel dibattito parlamentare, di valutare attentamente cosa fare.
Attilio Fratta, presidente dell’associazione dei presidi, DirigentiScuola, ha definito la proposta una “bufala”. Fratta ritiene che si tratti di misure che servono solo a distogliere l’attenzione dai veri problemi della scuola e del Paese. Egli ha anche criticato i provvedimenti disciplinari previsti per i dirigenti scolastici che si oppongono alla legge, sostenendo che sono stati scritti da persone che non conoscono la materia.
Secondo Rosanna La Balestra, preside del complesso Simonetta Salacone a Roma, la scelta tra albero di Natale e presepe spetta al corpo docente. La Balestra gestisce cinque plessi scolastici con 1400 alunni, molti dei quali stranieri. Per la dirigente scolastica, la multiculturalità della scuola è una ricchezza che va costantemente vissuta e rappresenta un confronto tra lingue e culture.
La Balestra sostiene che nulla può essere imposto e che la scuola segue dei progetti, alla fine dei quali si realizza qualcosa. L’imposizione del presepe o dell’albero di Natale le sembra anacronistica e non risponde all’autonomia della scuola. Secondo la preside, tutto deve avere un senso e deve essere voluto da chi vive la scuola.
Il dibattito sul presepe obbligatorio a scuola è ancora in corso. Mentre alcuni sostengono che sia importante preservare le tradizioni italiane, altri ritengono che la scuola debba rimanere neutrale dal punto di vista religioso. La proposta di legge di Fratelli d’Italia ha sollevato diverse critiche e interrogativi sulla sua fattibilità e sulla sua coerenza con il principio di autonomia scolastica.
È evidente che questa questione richiede una riflessione approfondita e un dibattito aperto, che tenga conto delle diverse opinioni e sensibilità presenti nella società italiana. Sarà interessante vedere come si svilupperà il dibattito parlamentare e quali decisioni verranno prese in merito al presepe obbligatorio a scuola.
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