Categories: Benessere

“Prima protesi 3D riassorbibile impiantata al Meyer Firenze: un passo avanti nella salute”

Protesi stampate in 3D per correggere il “petto escavato”

L’équipe di Chirurgia pediatrica dell’Irccs Aou Meyer di Firenze ha recentemente utilizzato protesi stampate in 3D per correggere una malformazione della gabbia toracica chiamata “petto escavato”. Questa procedura innovativa è stata eseguita su quattro adolescenti, ottenendo risultati positivi. Le protesi, progettate dal laboratorio T3Ddy, sono realizzate in un materiale completamente riassorbibile, il polycapro-lattone, e rappresentano la prima volta in Europa che viene utilizzata una protesi sternale completamente riassorbibile.

La procedura prevede che le protesi siano stampate in 3D utilizzando il polycapro-lattone, lo stesso materiale utilizzato per i fili da sutura riassorbibili. Sull’impalcatura 3D così ottenuta, vengono innestate cellule adipose prelevate dalla coscia del paziente. L’organismo incorpora completamente questa protesi, consentendo ai pazienti di tornare alla loro vita normale in meno di una settimana, senza complicazioni post-operatorie inaspettate e risolvendo l’impatto estetico della malformazione.

La collaborazione tra i chirurghi del Meyer e il laboratorio T3Ddy, sostenuto dalla Fondazione Meyer e coordinato dall’Università di Firenze, ha reso possibile questo traguardo. L’équipe chirurgica, guidata da Flavio Facchini, specialista in Chirurgia plastica e ricostruttiva, ha lavorato insieme a ingegneri e medici per progettare le protesi personalizzate per ciascun paziente, ottimizzando la geometria in modo da adattarsi alla conformazione specifica del paziente.

Un metodo sperimentale con risultati promettenti

La metodica utilizzata al Meyer è ancora sperimentale e i quattro casi trattati fanno parte di un trial che utilizza lo stesso dispositivo testato anche in uno studio condotto presso il Princess Alexandra Hospital di Brisbane, in Australia. Il Comitato etico pediatrico della Regione Toscana ha svolto un ruolo fondamentale nell’approvazione a livello ministeriale del trial, che prevede un follow-up di due anni per tutti i pazienti coinvolti. In totale, sono previsti dieci casi nel corso dello studio.

Secondo Flavio Facchini, questa innovativa tecnica rappresenta un grande passo avanti nella chirurgia ricostruttiva: “Al Meyer, la stampa 3D viene utilizzata per la realizzazione di protesi che si integrano completamente nell’organismo, e non solo per stampare modelli preparatori o protesi 3D ‘classiche'”. L’utilizzo di protesi 3D riassorbibili offre numerosi vantaggi per i pazienti pediatrici, come interventi meno invasivi e la riduzione dei rischi di rigetto ed infezioni. Facchini spera che questa tecnica possa essere utilizzata anche per la chirurgia di altre patologie, come la sindrome di Poland, i difetti della parete toracica anteriore e i tumori di quell’area.

Un futuro promettente per la chirurgia ricostruttiva

La sperimentazione delle protesi stampate in 3D presso l’Irccs Aou Meyer di Firenze rappresenta un importante passo avanti nella chirurgia ricostruttiva. Grazie alla collaborazione tra chirurghi, ingegneri e medici, è stato possibile utilizzare protesi completamente riassorbibili per correggere la malformazione del “petto escavato” nei pazienti adolescenti. Questa tecnica innovativa offre numerosi vantaggi, come interventi meno invasivi e una riduzione dei rischi di complicazioni post-operatorie. Inoltre, si spera che questa tecnica possa essere utilizzata anche per trattare altre patologie della parete toracica. Il futuro della chirurgia ricostruttiva sembra promettente, grazie alle potenzialità offerte dalla stampa 3D e ai progressi nella personalizzazione delle protesi.

Redazione

Recent Posts

Qual è la più grande Azienda Pubblica di Servizi alla Persona di Roma? L’Istituto Romano di San Michele

L’Istituto Romano di San Michele è la più grande Azienda Pubblica di Servizi alla Persona…

26 minuti ago

Migliore azienda agricola Lazio: Raparelli Tartufi e l’eccellenza che nasce nel bosco

Ci sono luoghi in cui la natura non è soltanto uno scenario, ma una vera…

4 ore ago

Dove nasce la birra: viaggio nel luppoleto di Fiumicino che guarda a Roma

A Podere 676 si coltiva luppolo e si produce birra artigianale: un caso raro nel…

1 giorno ago

Fratelli Milletti, 47 anni di attività agricola e sviluppo produttivo nei Castelli Romani

Nel cuore delle colline di Lanuvio, l’Azienda Agricola Fratelli Milletti ha festeggiato 47 anni di…

1 giorno ago

Castelli Romani Città Italiana del Vino 2025: premiate le città del Vino a Roma con il Ministro Lollobrigida

La cerimonia del Concorso enologico Internazionale Città del Vino in Campidoglio: riconoscimento alla qualità italiana…

2 giorni ago

Al via a San Michele un laboratorio fotografico triennale per anziani: memoria, presente e futuro in un percorso di riscoperta

Un progetto innovativo per promuovere l’invecchiamento attivo e il benessere emotivo È partito a San…

6 giorni ago