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Problemi con la Carrozzina: Una Battaglia per la Mobilità

La Difficoltà di Ottenere Assistenza

Una giovane donna di 32 anni, residente nella provincia di Modena, si trova a fronteggiare un grave problema di mobilità. La sua carrozzina, strumento fondamentale per la sua quotidianità, è ormai vecchia e pericolosa a causa dei danni accumulati nel tempo. Nonostante abbia richiesto assistenza all’Ausl per la manutenzione o la sostituzione, le risposte sono state scarse e inefficaci. La burocrazia ha reso difficile ottenere una soluzione tempestiva e adeguata, costringendo la donna a prendere misure drastiche.

La Lotta per una Carrozzina Funzionante

Infastidita dalla situazione, la donna decide di rivolgersi a un avvocato per far valere i suoi diritti. Con grande determinazione, racconta la sua esperienza per sensibilizzare sull’importanza di fornire dispositivi di mobilità adeguati a chi ne ha bisogno. Non è giusto che persone come lei, che dipendono da strumenti di supporto per vivere una vita normale, siano costrette a lottare per ottenere ciò che è loro dovuto.

La Complessità dei Tempi Amministrativi

Il lungo iter burocratico per la valutazione della situazione della carrozzina, fornita ormai cinque anni fa, ha causato ulteriori disagi alla donna. Non poter contare su un mezzo sicuro e funzionante impedisce alla giovane di svolgere le attività quotidiane essenziali, come lavorare, socializzare o semplicemente muoversi liberamente. La paura di rimanere bloccata in casa è sempre presente, rendendo ogni singola giornata un’incognita.

La Disperata Richiesta di Risarcimento

Dopo un episodio in cui la donna è caduta a causa del malfunzionamento della carrozzina, ha dovuto rinunciare persino alle ferie. La richiesta di un risarcimento di 10.000 euro all’Ausl, per i danni subiti e lo stress accumulato, è stata respinta dall’azienda sanitaria. Le scuse riguardanti la mancata comunicazione sulla caduta o l’indisponibilità dei ricambi richiesti non hanno convinto la donna, che si sente esausta di fronte a questa battaglia quotidiana per i suoi diritti fondamentali.

La storia di questa giovane donna mette in luce le difficoltà che molte persone con disabilità devono affrontare quotidianamente nella lotta per un’assistenza adeguata. La necessità di tempi più rapidi ed efficaci nei processi amministrativi, unita a una maggiore sensibilità e attenzione alle esigenze delle persone con disabilità motorie, emerge come una priorità evidente. La speranza è che storie come queste sensibilizzino le istituzioni e la società nel loro insieme, affinché nessuno debba più combattere per avere accesso a strumenti indispensabili per vivere una vita dignitosa e indipendente.

Francesca Monti

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