Prof ferita: parenti temono nuovi attacchi - avvisatore.it
Sara Campiglio, un’insegnante di 57 anni, è stata aggredita ieri mattina all’istituto Enaip di Varese da uno studente, che è stato successivamente arrestato per tentato omicidio. I parenti della vittima sono sconvolti e chiedono giustizia. “Non c’è assolutamente una ragione per questa cosa, va fermato, va curato perché potrebbe rifarlo”, affermano.
La donna, che ha sempre seguito attentamente i suoi studenti, è attualmente ricoverata nel reparto di Medicina generale dell’ospedale di Varese. Dopo essere stata dimessa dalla Rianimazione, dove è stata sottoposta a un intervento chirurgico per ridurre le ferite, si sta riprendendo.
I medici hanno confermato che la vittima è stata colpita da tre fendenti con un coltello a serramanico dalla lama di dieci centimetri. Uno dei colpi ha causato una lesione non profonda a un polmone, ma fortunatamente la lama ha colpito una vertebra, evitando danni più gravi.
Nel frattempo, il ragazzo responsabile dell’aggressione, che diventerà maggiorenne tra pochi giorni, è stato trasferito nel carcere minorile Beccaria di Milano in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. Le autorità stanno indagando sul motivo dell’aggressione e sulle circostanze che hanno portato a questo tragico evento.
Sara Campiglio, l’insegnante aggredita, è ancora sotto shock per l’attacco subito. “Non so come sia successa una cosa del genere”, ha detto ai suoi familiari. La donna, che ha dedicato la sua vita all’insegnamento e ha sempre seguito attentamente i suoi studenti, è incredula di fronte a questa terribile esperienza.
I parenti di Sara Campiglio sono profondamente preoccupati per la sicurezza dell’insegnante e chiedono che il responsabile venga fermato e curato. “Voleva uccidere, non c’è assolutamente una ragione per questa cosa”, affermano. La famiglia spera che giustizia sia fatta e che l’aggressore riceva la punizione che merita.
Nel frattempo, l’insegnante si sta riprendendo dalle ferite subite. Dopo essere stata trasferita in sala operatoria per ridurre le lesioni, è stata dimessa dalla Rianimazione e ora è ricoverata nel reparto di Medicina generale dell’ospedale di Varese. I medici stanno monitorando attentamente la sua condizione e si aspettano una completa guarigione.
Il ragazzo responsabile dell’aggressione è attualmente detenuto nel carcere minorile Beccaria di Milano. Dopo l’arresto per tentato omicidio, il giovane è stato trasferito nella struttura penitenziaria in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto. Le autorità stanno indagando sul motivo dell’aggressione e sulle circostanze che hanno portato a questo tragico evento.
La comunità scolastica e la città di Varese sono sconvolte da quanto accaduto. L’aggressione di un insegnante da parte di uno studente è un evento inaccettabile e preoccupante. Le autorità stanno lavorando per garantire la sicurezza degli studenti e del personale scolastico e per evitare che episodi simili si ripetano in futuro.
La vicenda ha sollevato un dibattito sulla sicurezza nelle scuole e sull’importanza di fornire un ambiente di apprendimento sicuro per gli studenti e gli insegnanti. È fondamentale che vengano prese misure adeguate per prevenire e affrontare situazioni di violenza all’interno delle scuole, al fine di garantire il benessere di tutti coloro che vi lavorano e studiano.
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