Progetto di Sartoria nel Carcere di Biella: Un Esempio di Reinserimento Sociale e Collaborazione Pubblico-Privato - Occhioche.it
Contesto: Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha recentemente visitato la casa circondariale di Biella, dove ha elogiato il progetto di sartoria in corso. Questo progetto, secondo il Ministro, è un’efficace attuazione del valore di una pena mirata al reinserimento sociale e al principio di solidarietà tra pubblico e privato.
Il progetto di sartoria nel carcere di Biella è iniziato nel 2016 e da allora ha dimostrato di essere un’iniziativa di grande valore. Il Ministro Nordio ha sottolineato l’importanza del lavoro nel processo di reinserimento sociale dei detenuti. Attraverso il lavoro, i detenuti possono acquisire nuove competenze, ritrovare un senso di dignità e prepararsi per la vita al di fuori del carcere.
Il progetto di sartoria è ben strutturato, con 77 macchine da cucire e 34 presse da stiro. All’interno della sartoria, 55 persone detenute lavorano con il supporto di un responsabile di produzione, tre maestre d’arte e un maestro messo a disposizione dal gruppo Zegna. Questa struttura ben organizzata e l’impegno costante dei partecipanti hanno reso il progetto di sartoria un’iniziativa di successo.
Il Ministro Nordio ha anche menzionato l’obiettivo della ‘recidiva zero’, che può essere raggiunto solo attraverso la collaborazione di tutti. ‘idea alla base di questo obiettivo è che, attraverso iniziative come il progetto di sartoria, i detenuti possano essere effettivamente riabilitati e reintegrati nella società, riducendo così il rischio di recidiva.
Il gruppo Zegna, guidato da Gildo Zegna, CEO e Presidente, ha svolto un ruolo cruciale nel progetto di sartoria. Durante l’incontro, Gildo Zegna ha confermato l’impegno del gruppo a sostenere il progetto, come testimonianza del legame tra industria e territorio, un principio che da sempre guida e ispira l’azienda, seguendo la visione del suo fondatore.
Gildo Zegna ha anche espresso la speranza che l’impegno del gruppo Zegna e dell’amministrazione penitenziaria possano aiutare ad ampliare ulteriormente il numero di persone coinvolte nel progetto di formazione. Questa è un’ambizione condivisa da tutti i partecipanti al progetto, che vedono nell’ampliamento del progetto un’opportunità per avere un impatto ancora maggiore sulla società e sulle vite dei detenuti.
In conclusione, il progetto di sartoria nel carcere di Biella è un esempio di successo di reinserimento sociale e collaborazione pubblico-privato. Attraverso il lavoro e la formazione professionale, i detenuti possono acquisire nuove competenze e prepararsi per la vita al di fuori del carcere, contribuendo così a una società più sicura e inclusiva.
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