Protesta con spranghe di ferro nella casa circondariale di Santa Maria Maggiore a Venezia.

Protesta con spranghe di ferro Protesta con spranghe di ferro
Protesta con spranghe di ferro nella Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore a Venezia - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2024 by Giordana Bellante

L’episodio avvenuto nella Casa Circondariale di Santa Maria Maggiore a Venezia ha visto quattro detenuti protagonisti di una protesta che ha destato preoccupazione. Gli detenuti hanno utilizzato spranghe di ferro ricavate dalle brande, mettendo in allarme le autorità penitenziarie.

l’intervento di De Fazio

Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria, ha reso noto il grave episodio che si è verificato durante la scorsa notte, terminato orientativamente intorno alle ore 8:00. Le azioni dei detenuti hanno sollevato interrogativi riguardo alla sicurezza e alla gestione delle carceri.

condizioni di sovraffollamento e carenza di organico

De Fazio ha evidenziato che i detenuti coinvolti appartengono a una sezione già sovraffollata, che dovrebbe ospitare trenta persone, ma che attualmente ne conta 245, ben al di sopra della capienza massima prevista di 159 posti. Questo sovraffollamento, unito alla carenza di personale della Polizia Penitenziaria, che a Venezia è carente di un centinaio di unità su 145 presenti, crea un contesto di estrema criticità.

contesto di criticità e mancanza di protocolli

Le condizioni precarie in cui opera il personale penitenziario sono enfatizzate dalla mancanza di protocolli operativi adeguati, dall’inadeguatezza delle attrezzature e dalla costante minaccia di denunce per presunte violazioni dei diritti umani. Questo contesto rende difficile e proibitivo svolgere le attività quotidiane con efficienza e sicurezza.

La continua emergenza di sovraffollamento carcerario e la carenza di personale sono problemi strutturali che richiedono interventi immediati e risoluzioni concrete per garantire la sicurezza dei detenuti e del personale penitenziario.

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