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Protesta di studenti Pro Palestina al Career Days del Politecnico di Torino: Un’opposizione alle industrie belliche e agli accordi con Israele

Contesto: ‘evento Career Days, organizzato dal Politecnico di Torino, è stato recentemente scenario di una manifestazione da parte di un gruppo di studenti appartenenti ai collettivi universitari Pro Palestina. La protesta, caratterizzata da striscioni, bandiere palestinesi e slogan, ha messo in evidenza le preoccupazioni degli studenti riguardo al coinvolgimento dell’università e delle aziende nelle industrie belliche e negli accordi con Israele.

La Manifestazione al Career Days: Un appello per la pace e la solidarietà

La manifestazione si è svolta nel pomeriggio nel piazzale di Duca degli Abruzzi, dove gli studenti Pro Palestina si sono presentati con cartelli, striscioni e bandiere palestinesi. Lo slogan principale della manifestazione, “Career days: fai un passo verso la tua carriera nell’industria bellica. È questo il PoliTo che vuoi?“, ha evidenziato la preoccupazione degli studenti riguardo al legame tra l’evento e le industrie belliche.

Gli studenti hanno anche espresso il loro sostegno al popolo palestinese e la loro opposizione agli accordi con Israele con slogan come “Stop accordi con guerra e Israele! Free Palestine!“. La manifestazione ha quindi rappresentato non solo un’opposizione alle industrie belliche, ma anche un appello per la pace e la solidarietà verso il popolo palestinese.

Il Sit-in e l’appello per una maggiore rappresentanza: Una voce per la Palestina

Dopo la manifestazione, gli studenti Pro Palestina hanno organizzato un sit-in per continuare a esprimere le loro preoccupazioni e il loro sostegno al popolo palestinese. Durante il sit-in, gli studenti hanno sottolineato l’assenza di un banchetto che parlasse della Palestina e della solidarietà alla resistenza palestinese.

Questo appello per una maggiore rappresentanza della Palestina all’interno dell’università e dell’evento Career Days ha evidenziato la necessità di una maggiore consapevolezza e attenzione verso le questioni politiche e sociali che riguardano non solo il nostro paese, ma anche il resto del mondo. La protesta degli studenti Pro Palestina ha quindi rappresentato una voce per la Palestina, un appello per la pace e la solidarietà, e una richiesta di responsabilità e consapevolezza da parte dell’università e delle aziende.

Francesca Monti

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