Protesta fluviale di Centopercentoanimalisti contro la politica anti-animalista di Trento: il fiume Adige come palcoscenico - Occhioche.it
Nella splendida cornice della città di Verona, attraversata dal fiume Adige, si è svolta una singolare protesta da parte dei militanti del Movimento animalista Centopercentoanimalisti. Con un gommone e uno striscione di denuncia, i manifestanti hanno voluto portare all’attenzione del pubblico, in particolare dei turisti stranieri, la politica della giunta provinciale di Trento, accusata di criminalizzare gli animali e di cercare ogni pretesto per abbatterli.
militanti di Centopercentoanimalisti hanno scelto una forma di protesta non convenzionale per far conoscere la loro battaglia contro la politica anti-animalista della giunta provinciale di Trento. Attraversando il centro di Verona su un gommone, hanno esposto uno striscione di denuncia, attirando l’attenzione dei passanti e dei turisti stranieri. Lo scopo della protesta era quello di denunciare la politica della giunta trentina, che, secondo gli attivisti, si impegna nella criminalizzazione degli animali e cerca ogni pretesto per giustificarne l’abbattimento.
militanti di Centopercentoanimalisti accusano la giunta provinciale di Trento di presentare un’immagine idilliaca della propria regione, sbandierando immagini di boschi e montagne e promuovendosi come un Eden ecologico. Tuttavia, secondo gli attivisti, la realtà è ben diversa: la politica anti-animalista della giunta trentina, che segue i desideri dei cacciatori, degli speculatori e degli allevatori, non fa altro che danneggiare l’ambiente e gli animali che lo popolano.
Lo striscione esposto sul fiume Adige era in lingua inglese e rivolto soprattutto ai turisti stranieri. Questa scelta è stata dettata dalla volontà dei militanti di smascherare i politici che parlano di natura e di ambiente, ma che nei fatti contribuiscono alla loro distruzione. La scelta di località famose a livello internazionale per le loro proteste, come Verona, è un modo per far conoscere la loro battaglia al maggior numero di persone possibile.
Durante la protesta, i militanti di Centopercentoanimalisti si sono fermati vicino ai ponti della città per parlare con la gente e far conoscere la loro battaglia. La loro speranza è che questa forma di protesta possa contribuire a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle politiche anti-animaliste della giunta provinciale di Trento e a promuovere un cambiamento nelle politiche ambientali e animaliste della regione.
militanti di Centopercentoanimalisti continuano la loro lotta contro la politica anti-animalista della giunta provinciale di Trento, utilizzando forme di protesta non convenzionali per far conoscere la loro battaglia al maggior numero di persone possibile. La loro speranza è che la loro protesta possa contribuire a cambiare le politiche ambientali e animaliste della regione, promuovendo un approccio più rispettoso e sostenibile nei confronti dell’ambiente e degli animali che lo popolano.
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