Quattro soccorritori in pericolo di vita dopo l'incendio a Torre Spaccata: aggiornamenti sulla loro salute - Occhioche.it
In seguito a un devastante incendio avvenuto a Torre Spaccata, a Roma, le condizioni di un vigile del fuoco e di tre volontari della protezione civile rimangono critiche. Secondo quanto riportato dal dottor Giuseppe Spaltro, responsabile del centro grandi ustionati dell’ospedale Sant’Eugenio, tutti e quattro sono attualmente in prognosi riservata e in grave pericolo di vita, richiedendo un’attenzione medica costante e approfondita.
La situazione dei quattro soccorritori è fonte di preoccupazione. I tre volontari della protezione civile, identificati come Cristina, Francesco e Andrea, sono stati intubati a causa della gravità delle loro lesioni. In particolare, si sospetta che abbiano subito danni alle vie respiratorie a seguito dell’inalazione di fumi tossici durante l’incidente. Il professor Spaltro ha dettagliato che, pur non avendo ustioni così estese come quelle del vigile del fuoco, è stato ritenuto necessario intubarli per evitare complicazioni future.
A differenza dei volontari, il vigile del fuoco – un uomo di 50 anni, capo squadra del distaccamento di Frascati – presenta ustioni severe, coprendo il 54% del corpo. Le ustioni di cui soffrono i volontari variano in gravità: la ventottenne Cristina ha ustioni sul 19% del corpo, mentre gli altri due presentano ustioni sul 31% e sul 9%, rispettivamente. I medici hanno programmato interventi chirurgici per la prossima settimana per rimuovere le parti necrotiche delle ustioni e successivamente il trattamento prevede la copertura delle ferite con innesti da donatori provenienti dal banco della pelle di Cesena.
Paola Barletta, dirigente medico del pronto soccorso del Sant’Eugenio, ha confermato che i soccorritori sono stati assistiti tempestivamente. Ha evidenziato l’importanza di un intervento rapido in situazioni critiche come quella attuale e ha garantito un supporto continuo ai familiari dei feriti, informandoli costantemente sull’evoluzione delle condizioni di salute dei loro cari. Gli specialisti del centro grandi ustionati sono in allerta per ogni possibile evoluzione del quadro clinico dei tre volontari e del vigile del fuoco, percorso che richiederà un lungo e complesso ciclo di riabilitazione.
Visibilmente colpito dai tragici eventi, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha visitato l’ospedale per offrire il suo supporto ai feriti. Nell’occasione, ha sottolineato la necessità di rafforzare le misure di sicurezza e prevenzione contro gli incendi boschivi, in particolare in relazione all’estate particolarmente severa vissuta a causa del cambiamento climatico. Rocca ha affermato che “bisogna affrontare questi fenomeni preoccupanti con serietà e senza negazionismo”, sottolineando che è fondamentale aumentare le risorse dedicate alla prevenzione degli incendi.
Ha altresì annunciato che è prevista a breve un’analisi delle risorse disponibili per la prossima finanziaria regionale, per assicurare che i seguenti interventi siano efficaci e mirati a proteggere le comunità e i soccorritori in caso di emergenze future.
In aggiunta agli sviluppi in ambito sanitario, la procura ha aperto un fascicolo per accertare le cause dell’incendio e le circostanze che hanno portato a questa situazione drammatica. L’inchiesta mira a chiarire eventuali responsabilità e a garantire che tutti gli aspetti legati alla sicurezza dei soccorritori siano esaminati con attenzione, nel tentativo di “evitare il ripetersi di simili incidenti in futuro.”
L’attenzione del pubblico e delle autorità si concentra ora non solo sulle condizioni di salute dei feriti, ma anche sulla necessità di trattamenti adeguati e di miglioramenti nelle procedure di sicurezza per i soccorritori.
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