Categories: Benessere

Rafanelli, socio Aisla: l’appello per non essere abbandonati durante la malattia

Un abbraccio di energia per la ricerca sulla SLA

L’Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica (Aisla) ha concluso con successo la campagna ‘Il Buon Gusto della Ricerca’, promossa da Galbusera, che ha permesso di raccogliere 51mila euro destinati alla ricerca sulla SLA. Durante il momento di festa organizzato da Aisla per celebrare questa importante conquista, Davide Rafanelli, presidente di SLAfood e socio Aisla, ha sottolineato l’importanza della sinergia tra enti del terzo settore e aziende che si impegnano a donare. Secondo Rafanelli, questa collaborazione crea un “abbraccio di energia” che sprona medici e la comunità scientifica a continuare nella ricerca di una cura per la SLA.

Un sostegno fondamentale per la ricerca

La campagna ‘Il Buon Gusto della Ricerca’ ha rappresentato un importante sostegno per Aisla nella sua missione di trovare una cura per la SLA. Grazie alla generosità di Galbusera, l’associazione è riuscita a raccogliere una somma significativa che sarà destinata alla ricerca scientifica. Questo finanziamento permetterà di sostenere progetti di ricerca innovativi e di promuovere lo sviluppo di terapie sempre più efficaci per i pazienti affetti da SLA.

Secondo Davide Rafanelli, la ricerca sulla SLA è un percorso complesso che richiede un impegno costante da parte di tutti gli attori coinvolti. “Durante il nostro viaggio nella malattia dobbiamo essere accompagnati e non abbandonati”, ha affermato Rafanelli. L’importanza della collaborazione tra enti del terzo settore e aziende che si propongono per donare è fondamentale per sostenere la ricerca e offrire nuove speranze ai pazienti affetti da SLA.

La ricerca non si ferma

Nonostante le sfide e le difficoltà incontrate lungo il percorso, la ricerca sulla SLA non si ferma. Grazie al sostegno di Aisla, dei donatori e delle aziende che si impegnano a sostenere la causa, medici e scienziati sono sempre più motivati a continuare nella loro ricerca di una cura per questa malattia devastante. Come ha sottolineato Davide Rafanelli, “la cura va trovata. Noi ci crediamo”. Queste parole riflettono la determinazione e la speranza che animano la comunità scientifica e i pazienti affetti da SLA.

L’abbraccio di energia creato dalla sinergia tra enti del terzo settore e aziende che si propongono per donare rappresenta un sostegno fondamentale per la ricerca sulla SLA. Grazie alla campagna ‘Il Buon Gusto della Ricerca’ e al contributo di Galbusera, Aisla ha ottenuto un importante finanziamento che permetterà di sostenere progetti di ricerca innovativi e di offrire nuove speranze ai pazienti affetti da questa malattia. La ricerca sulla SLA non si ferma e la determinazione di trovare una cura continua a crescere.

Redazione

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