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Restauro al Vittoriano: ritorno alla gloria della finitura dorata delle sculture di bronzo

La riqualificazione del Vittoriano a Roma, uno dei monumenti più emblematici della capitale, sta avvenendo attraverso un attento e articolato processo di restauro. Grazie agli sforzi coordinati dal Vive e sotto la direzione dell’architetto Giuseppe Sacconi, gli elementi bronzei dorati stanno riacquistando la loro originaria magnificenza. Il progetto di restauro, supportato da Bvlgari, è una risposta alla necessità di preservare e valorizzare questo importante patrimonio artistico per i cittadini e i turisti.

La magnificenza della finitura dorata nel progetto di Sacconi

Un’interpretazione estetica e storica

L’architetto Giuseppe Sacconi ha progettato il Vittoriano con un attento equilibrio cromatico, combinando la luminosità del Botticino, una pregiata pietra bianca, con la calda doratura degli elementi in bronzo. Questa visione architettonica è testimoniata da documenti storici, tra cui un disegno datato febbraio 1888, e da studi effettuati direttamente sulle opere.

Tuttavia, il tempo ha inflitto un duro colpo a queste sculture, con il degrado provocato dall’inquinamento atmosferico e dagli agenti ambientali, i quali hanno ridotto notevolmente la leggibilità della finitura dorata. Secondo Edith Gabrielli, direttrice del Vive, è stato essenziale restituire alla struttura la sua immagine originale, integrando i risultati delle analisi scientifiche con le tecniche di restauro italiano. Si è quindi proceduto all’eliminazione delle ridipinture, come quelle in tinta giallo limone, che coprivano la doratura autentica.

I risultati iniziali e le prossime fasi

Alla fine della settimana in corso, il ponteggio del pennone di sinistra volerà via, rivelando la Vittoria alata, un’opera maestosa di Edoardo Rubino. Gabrielli ha esortato i cittadini e i visitatori a partecipare alle visite guidate gratuite che permettono di osservare da vicino il lavoro dei restauratori. Queste opportunità sono state ben accolte dal pubblico, inclusa una signora di 78 anni che ha già approfittato della possibilità di assistere ai lavori di restauro.

I lavori non si fermeranno qui; il restauro del secondo pennone e dei gruppi monumentali a Il Pensiero e L’Azione, realizzati rispettivamente da Giulio Monteverde e Francesco Jerace, è previsto per la fine di ottobre. Questo costante impegno mira a riportare a nuova vita l’intero complesso monumentale.

Il restauro della fontana Mare Adriatico e ulteriori opere

Proseguimento del restauro

Il restauro non si limita ai soli elementi ornamentali del Vittoriano; attualmente, sono in corso lavori anche sulla fontana Mare Adriatico progettata da Emilio Quadrelli. Questo intervento si concentra particolarmente sulla salvaguardia e sul recupero delle sculture in bronzo dorato esistenti. Tali opere sono di fondamentale importanza per il valore storico e artistico del complesso e rientrano in un ampio programma di cura del patrimonio.

Con l’inizio della settimana prossima, i lavori si estenderanno anche al pennone di destra, attorno alla Vittoria alata di Edoardo De Albertis. Questo segna un passo significativo verso la conclusione del progetto di restauro, previsto per la fine di ottobre.

L’importanza della salvaguardia del patrimonio artistico

L’intervento di restauro al Vittoriano è emblematico di un più ampio movimento per la salvaguardia delle opere d’arte in Italia. La capacità di preservare e valorizzare la storia culturale della nazione è vitale non solo per le generazioni presenti, ma anche per quelle future. Il Vittoriano, con la sua storia e il suo significato, rappresenta una testimonianza del passato italiano, meritevole di attenzione e cura.

Le visite guidate programmate offrono un’opportunità unica per immergersi nella storia del monumento e osservare il restauro in atto. I cittadini interessati possono prenotare il proprio posto anticipatamente via email. La riqualificazione del Vittoriano è così non solo un processo di recupero fisico, ma anche un’occasione per rinvigorire il legame tra il monumento e la comunità romana.

Giordana Bellante

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