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Restauro del Vittoriano: Il ritorno della Vittoria alata e il recupero dei pennoni

Un grande progetto di restauro si sta svolgendo presso il Vittoriano, il monumento emblematico dedicato a Vittorio Emanuele II, primo re d’Italia. Sotto la direzione di Edith Gabrielli e con il supporto di Bvlgari, il VIVE ha avviato operazioni per ripristinare le sculture di bronzo che ornavano il monumento. L’obiettivo è non solo conferire nuova vita a queste opere d’arte, ma anche garantire la loro conservazione per le future generazioni. I cittadini e i turisti possono ora ammirare la finitura dorata del pennone di sinistra e la Vittoria alata, rendendo il monumento nuovamente scintillante.

Il progetto di restauro: obiettivi e finanziamenti

Strategie di recupero

Il restauro delle sculture del Vittoriano è un’iniziativa ambiziosa che si propone di preservare il patrimonio artistico italiano. In particolare, il progetto si concentra sulla valorizzazione delle sculture situate sul prospetto principale del monumento, per le quali sono stati selezionati alcuni dei più rinomati artisti del Novecento. L’intervento, concepito da Giuseppe Sacconi, mira a ripristinare l’equilibrio cromatico originale, quello che contrappone il bianco del Botticino alla doratura delle sculture in bronzo.

Le operazioni di restauro si articolano in diverse fasi, ognuna delle quali si occupa di specifici elementi del monumento. Un’importante innovazione di questo progetto è l’approccio del “cantiere aperto”, che consente ai cittadini di osservare i restauratori mentre lavorano. Questo non solo promuove la trasparenza, ma offre anche un’ottima opportunità di interazione tra il pubblico e gli esperti del settore.

Collaborazione e sostegno economico

Il restauro è reso possibile grazie a un prezioso contributo da parte di Bvlgari, che ha deciso di investire nel recupero di un simbolo della nostra cultura. Questa collaborazione sottolinea l’importanza di unire forze pubbliche e private per la salvaguardia del patrimonio artistico. Grazie a tale sinergia, il VIVE ha potuto avvalersi delle competenze di esperti restauratori, tra i migliori in Italia, che hanno messo in pratica le più avanzate tecnologie di intervento conservativo.

Il processo di restauro: tecniche e risultati ottenuti

Analisi preliminari

Il restauro ha messo in luce vari problemi di degrado, inclusa la perdita della finitura dorata dovuta a ossidazione e rivestimenti inadeguati. Durante le fasi iniziali del progetto, sono state effettuate attenta analisi su ogni scultura per individuare l’entità del degrado e pianificare le modalità d’intervento. Questa fase è stata cruciale, poiché ha permesso agli esperti di capire come affrontare i danni e ripristinare l’estetica originale.

Esecuzione dei lavori

L’equipe di restauratori ha lavorato con metodi tradizionali di restauro, utilizzando tecniche su misura per il materiale e l’artista originale. Una delle sfide principali è stata rimuovere le ridipinture in giallo limone effettuate nel passato, per riportare alla luce la finitura dorata originale del bronzo. Con l’ausilio di strumenti specialistici, i restauratori hanno recuperato la bellezza delle sculture senza comprometterne l’integrità.

Grazie a questi interventi, il pennone di sinistra ha già mostrato risultati straordinari, con la Vittoria alata di Edoardo Rubino pronta per essere svelata. La riapertura del monumento offre ai visitatori l’opportunità di osservare da vicino il lavoro svolto, sottolineando l’importanza di queste azioni per la conservazione della storia e della cultura italiane.

Visite guidate: un’esperienza unica per il pubblico

Dettagli delle visite

Una delle iniziative di maggior successo legate al restauro è il programma di visite guidate, che consente a un pubblico selezionato di imparare di più sulle tecniche di restauro e sulla conservazione delle sculture. Queste visite sono realizzate nel rispetto dei protocolli di sicurezza e consentono di salire sui ponteggi per osservare i restauratori al lavoro. I visitatori possono così avvicinarsi non solo alla bellezza delle opere, ma anche comprendere le complesse dinamiche che caratterizzano il restauro di un monumento di tale portata.

Il riscontro del pubblico

Il programma ha riscosso un grande interesse, con molte persone che hanno già manifestato il desiderio di partecipare. Sono state organizzate sessioni multiple, e l’affluenza è stata così alta che è stata prevista una nuova data nel settembre 2024. Le visite sono gratuite, ma i posti sono limitati, richiedendo una prenotazione anticipata. Questa opportunità non solo promuove l’accessibilità alla cultura, ma incoraggia una maggiore consapevolezza riguardo alla storia e all’importanza del patrimonio artistico.

L’iniziativa si inserisce nel contesto di un patrimonio culturale da valorizzare e preservare, e si propone come un invito a riflettere sull’importanza della bellezza e della storia nella vita quotidiana.

Redazione

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