Ultimo aggiornamento il 5 Settembre 2024 by Luisa Pizzardi
La riapertura dei nidi a Roma ha suscitato polemiche e discussioni, ma l’assessora Claudia Pratelli difende con fermezza le politiche del Comune. Dalle nuove strutture inaugurate alle accuse di favorire il settore privato, Pratelli espone un quadro dettagliato della situazione, chiarendo l’obiettivo di ampliare l’offerta educativa per le famiglie romane.
La ripartenza dei nidi: un successo per l’amministrazione
La ripartenza dei nidi a Roma avvenuta il 2 settembre è stata contraddistinta da un forte entusiasmo. La dottoressa Claudia Pratelli esprime la sua soddisfazione per l’avvio del nuovo anno educativo, che include importanti novità e aperture. Tra queste vi è il micronido ‘La casa degli gnomi’ situato nei Parioli, una struttura a gestione diretta che rappresenta una novità significativa per il quartiere. Allo stesso modo, l’apertura di ‘Mondolandia’ a Torrenova e un ulteriore nido previsto nel municipio V testimoniano l’impegno dell’amministrazione nel soddisfare la crescente domanda da parte delle famiglie.
Pratelli sottolinea che l’anno precedente ha visto un record di iscrizioni, con ben 19.500 bambini iscritti ai nidi, superando persino i dati pre-pandemia. Per il corrente anno, sono già circa 18.000 i bambini iscritti, un numero destinato ad aumentare, grazie a un sistema di iscrizione continua. Questo risultato è il frutto di un’attenzione costante nei confronti delle esigenze delle famiglie romane, che cercano soluzioni flessibili e adeguate per l’educazione dei propri figli. L’assessora afferma con sicurezza che le paure relative a una possibile confusione nella riapertura sono infondate e che il sistema sta funzionando bene.
Le accuse dei sindacati: chiarimenti sull’uso del privato
Nei mesi recenti, i sindacati hanno sollevato preoccupazioni circa un presunto favoritismo verso il settore privato a discapito di quello pubblico. Pratelli risponde a queste accuse con fermezza, definendole false e fuorvianti. La priorità dell’amministrazione rimane l’ampliamento dell’offerta pubblica per i nidi, con l’obiettivo di aprire 22 nuove strutture entro il 2026. Diversi nuovi nidi sono stati inaugurati nei municipi III, IV, VI e IX, con piani per ulteriori aperture.
L’assessora evidenzia la necessità di convenzionamenti con nidi privati per rispondere a esigenze immediate in alcune aree della città, dove la domanda supera la disponibilità di posti nelle strutture pubbliche. Queste scelte sono motivate dal desiderio di fornire un servizio tempestivo e adeguato, in particolare nelle zone periferiche di Roma, dove le famiglie giovani si sono trasferite. L’intento di Pratelli è chiaro: garantire un’educazione di qualità e accessibile a tutti, senza compromettere le potenzialità offerte dal settore pubblico.
La carenza di personale educativo: interventi e misure
Uno dei problemi più sensibilizzati durante l’inizio dell’anno educativo è stata la carenza di personale supplente. Per affrontare questa situazione, l’assessora Pratelli ha messo in atto due principali azioni. La prima è stata l’implementazione di un bando centralizzato per educatori e insegnanti che desiderano inserirsi negli elenchi municipali di Messa a disposizione . Questo bando è aperto anche a studenti di Scienze della formazione primaria, promuovendo l’inserimento di giovani nel mondo del lavoro, e arricchendo il corpo educativo della città.
Inoltre, l’assessora ha previsto un potenziamento del personale in quelle strutture che mostrano maggiore necessità, basato su un’analisi attenta del numero di iscritti e delle frequenze. Parte dei 10 milioni di euro stanziati recententemente per il settore educativo saranno dedicati a questa operazione, volta a garantire un’adeguata copertura e un miglioramento della qualità dei servizi offerti.
Stabilizzazione del precariato educativo: le sfide da affrontare
Con l’approvazione della proroga delle graduatorie per educatori e insegnanti, l’amministrazione di Roma Capitale si sta impegnando a stabilizzare il personale educatore precario. Pratelli sottolinea come, tra il 2022 e il 2023, siano state effettuate 650 assunzioni, un numero significativo che non si registrava da anni. Tuttavia, l’assessora avverte che il governo italiano deve intervenire sui tetti assunzionali per consentire ulteriori assunzioni necessarie a garantire un servizio di qualità.
Il sindaco di Roma e Pratelli stesso hanno chiesto un piano straordinario di tremila assunzioni per il Giubileo, di cui un terzo destinato al personale educativo. Tuttavia, l’assessora sottolinea la difficoltà di procedere senza un riscontro da parte del governo, in un contesto in cui il precariato nella scuola e nei nidi rappresenta una problematica pressante.
Coordinatori pedagogici e il futuro dell’istruzione a Roma
La riforma dell’introduzione dei coordinatori pedagogici nei nidi ha segnato un cambiamento significativo nell’organizzazione del servizio educativo. Pratelli afferma che questo intervento ha portato a una “piccola grande rivoluzione”, con il coinvolgimento di giovani energici e motivati che hanno ricevuto formazione specifica e supporto. Sono stati organizzati percorsi di formazione in collaborazione con l’Università Roma Tre per garantire che questi coordinatori acquisiscano le competenze necessarie per gestire efficacemente le strutture educative.
Inoltre, l’istituzione di coordinamenti pedagogici territoriali rappresenta un passo verso un’offerta educativa più uniforme e di qualità in tutti i nidi di Roma. Questo deve garantire che le migliori pratiche vengano condivise e implementate, affinché ogni bambino possa beneficiare di un percorso educativo stimolante e di qualità, indipendentemente dalla zona in cui vive.
Dimensionamento scolastico e il dialogo con i municipi
Passando alle scuole, Roma Capitale affronta le sfide legate al dimensionamento scolastico, con tagli previsti da parte della Regione. L’amministrazione ha avviato un dialogo costruttivo con i municipi e le scuole, cercando di proporre soluzioni che tengano conto delle specificità di ogni territorio e impediscano decisioni unilaterali. A settembre, i municipi presenteranno le loro proposte, che verranno poi inviate alla Città Metropolitana per ulteriori valutazioni.
È fondamentale che le scelte riguardanti la ristrutturazione delle scuole non danneggino le comunità locali, ma anzi rispondano alle esigenze specifiche dei territori. Pratelli ribadisce l’impegno dell’amministrazione nel proteggere l’integrità dei servizi educativi offerti, pur riconoscendo la necessità di ristrutturazioni nella gestione scolastica.
Le sfide dell’istruzione a Roma richiedono attenzione e un approccio collaborativo, affinché tutti i cittadini possano beneficiare di un sistema educativo efficiente e rispondente alle loro esigenze.