Ricerca universitaria italiana in evidenza nel QS World University Rankings 2025: impatto, collaborazioni internazionali e sostenibilità - Occhioche.it
Impatto della ricerca e collaborazioni internazionali
Intensa attività di ricerca e alto impatto
‘Italia si distingue per un’intensa attività di ricerca accademica, con 41 delle 42 università incluse nella classifica che si posizionano tra le prime 700 al mondo per “Citations per Faculty”. Questo indicatore misura l’impatto e l’influenza della ricerca prodotta in relazione alla dimensione della facoltà, evidenziando la qualità e la rilevanza dei contributi scientifici italiani.
Collaborazioni internazionali e principali partner
Le università italiane vantano una vasta rete di collaborazioni di ricerca internazionali, con 34 istituzioni classificate tra le prime 700 al mondo per “International Research Network”. Tra il 2018 e il 2023, i ricercatori italiani hanno pubblicato 893.736 articoli, generando 11.750.145 citazioni. Il 47% di questa ricerca è stato condotto insieme a partner internazionali, l’8% in più rispetto alla media europea, contribuendo al 65% del totale delle citazioni. principali collaboratori dell’Italia sono gli Stati Uniti e i tradizionali centri di ricerca europei: Regno Unito, Germania, Francia e Spagna. Al di fuori dell’Europa e degli Stati Uniti, i principali collaboratori sono Cina, Canada, Australia, Brasile e Giappone, con la Cina che è il partner di ricerca in più rapida crescita, con un aumento del 66% nello stesso periodo.
Sostenibilità, internazionalizzazione e sfide future
Crescita della sostenibilità nelle università italiane
La sostenibilità è un aspetto sempre più importante nel panorama accademico globale, e le università italiane stanno dimostrando un crescente impegno in questo campo. 28 delle 42 università italiane presenti nella classifica figurano tra le prime 700 al mondo per sostenibilità, un indicatore che riflette l’attenzione verso le questioni ambientali, sociali ed economiche.
Internazionalizzazione: studenti e docenti stranieri
Nonostante i risultati positivi in altri ambiti, l’internazionalizzazione delle università italiane rappresenta ancora una sfida. Solo tre università italiane appaiono tra le prime 700 al mondo per la proporzione di studenti internazionali e sette per la proporzione di docenti internazionali, evidenziando la necessità di attrarre e supportare un maggior numero di studenti e docenti provenienti da altri paesi.
Rapporto docenti-studenti e risorse didattiche
Un altro aspetto critico emerso dai dati del QS World University Rankings 2025 riguarda il rapporto docenti-studenti nelle università italiane. Solo tre delle 42 università classificate appaiono tra le prime 700 al mondo per questo indicatore, suggerendo una dimensione media delle classi elevata. Questo dato indica che sono necessarie più risorse didattiche per migliorare l’esperienza di apprendimento e garantire un’adeguata attenzione individuale agli studenti.
In sintesi, le università italiane si distinguono per l’impatto della ricerca, le collaborazioni internazionali e l’impegno verso la sostenibilità, ma devono affrontare sfide legate all’internazionalizzazione e al rapporto docenti-studenti per continuare a migliorare la loro posizione nella classifica mondiale.
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