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Riconversione industriale dell’ex acciaieria a Trieste: il porto assume il controllo dei treni

Trieste: Riconversione e il Molo VIII

Il porto di Trieste sta vivendo importanti cambiamenti che riguardano sia la riconversione industriale dell’area dell’ex ferriera di Servola, sia la creazione del Molo VIII, una superbanchina in grado di ospitare navi extra large. Recentemente è stata firmata un’integrazione all’accordo di programma per la messa in sicurezza permanente dell’area, un passaggio fondamentale per la conversione industriale e lo sviluppo del porto. Inoltre, Trieste sarà il primo porto italiano a gestire gli impianti ferroviari dello scalo, un’operazione di forte impatto intermodale.

L’accordo di programma prevede la riconversione dell’area dell’ex ferriera di Servola, che è la radice dello sviluppo del Molo VIII. Paolo Petrucco, amministratore delegato di Icop, l’impresa che ha vinto la gara per i lavori nel porto, spiega che si procederà con i lavori di ripristino e trasformazione di quest’area. Questo intervento richiede un investimento di oltre 38 milioni di euro. Inoltre, è in programma un progetto più ambizioso in partnership con l’azienda tedesca Hhla Plt, che prevede investimenti di 260 milioni di euro per la realizzazione del Molo VIII. Questo progetto porterà a un aumento dei traffici fino a 500mila Teu e creerà 500 nuovi posti di lavoro entro il 2027. L’obiettivo finale è rendere il porto di Trieste il centro di scambio preferito tra i paesi asiatici e le aree del Centro ed Est Europa.

La crisi di Suez e l’impatto su Trieste

Nonostante la crisi di Suez abbia avuto un impatto significativo sul traffico marittimo, non ci sono preoccupazioni per il porto di Trieste. Paolo Petrucco afferma che si tratta di una perturbazione temporanea che non cambierà le strategie di sviluppo e investimento. Inoltre, il fenomeno del dual sharing, che permette di avere catene di approvvigionamento con possibilità doppie, consente a Trieste di rimanere in una posizione privilegiata per intercettare il Nord Africa. Il porto ha già sviluppato accordi con l’Egitto, uno dei paesi interessati.

Il ruolo della ferrovia nel porto di Trieste

Il porto di Trieste ha raggiunto un importante traguardo nel settore ferroviario. L’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale è diventata gestore dei binari nel Porto Franco Nuovo, dopo aver gestito oltre 12mila treni nel 2023. Questo permette al porto di Trieste di entrare a far parte di un ristretto gruppo di gestori ferroviari in Italia. Questo nuovo ruolo nel settore ferroviario contribuirà a potenziare l’intermodalità del porto e a migliorare la sua connettività con il resto del paese e dell’Europa.

In conclusione, il porto di Trieste sta vivendo importanti cambiamenti che riguardano la riconversione industriale dell’area dell’ex ferriera di Servola e la creazione del Molo VIII. Questi progetti porteranno a un aumento dei traffici e a nuovi posti di lavoro. Nonostante la crisi di Suez, il porto di Trieste rimane in una posizione strategica per intercettare il Nord Africa. Inoltre, il porto è diventato gestore dei binari nel Porto Franco Nuovo, migliorando la sua intermodalità e connettività ferroviaria.

Redazione

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