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Riduzione delle liste di attesa: 3 azioni efficaci per tempi più brevi

Ridimensionare i tempi di attesa: la ricetta per governare le liste d’attesa

I dati sono fondamentali per individuare i punti critici su cui intervenire e devono essere uniformi tra le diverse Regioni per fornire un quadro chiaro. Maria Pia Randazzo, responsabile dell’ufficio Statistica e flussi informativi sanitari dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), spiega che se si intervenisse su tre direttrici già individuate, i tempi di attesa sarebbero molto ridimensionati.

Secondo Randazzo, i dati “ci fanno capire dove si sta andando e come intervenire tempestivamente. Ad oggi sulle liste d’attesa non abbiamo informazioni uniformi perché sui siti delle Regioni si pubblicano informazioni basate su criteri differenti. Ora però si sta andando verso un’altra direzione”. La Conferenza Stato-Regioni ha appena approvato le linee di indirizzo per i siti web delle Regioni, che permetteranno di avere un quadro più chiaro e omogeneo.

Il primo passo per ridimensionare i tempi di attesa è concentrare le prenotazioni in un unico punto di riferimento, in modo da evitare la frammentazione delle richieste. Randazzo sottolinea che se si gestisce con il Cup tutta l’offerta, è più probabile che la domanda possa essere soddisfatta. Spesso, invece, accade che il privato accreditato ha agende a parte e prenota in maniera parallela.

Il secondo punto riguarda la presa in carico dei pazienti che hanno già una diagnosi con percorsi predefiniti. Dopo la diagnosi, l’assistito non deve ancora andare in giro a prenotare i controlli. La presa in carico presuppone che tutto venga fatto in maniera automatica.

Il terzo punto è l’attenzione all’appropriatezza, perché non tutti gli esami sono effettivamente utili. Randazzo è convinta che se si intervenisse su queste tre direttrici, i tempi di attesa sarebbero molto ridimensionati.

La ricetta per governare le liste d’attesa si basa quindi sui dati uniformi, sugli interventi concreti e sull’attenzione all’appropriatezza. Questi tre elementi possono contribuire a ridurre i tempi di attesa e migliorare l’efficienza del sistema sanitario.

Redazione

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