"Rifiuto di Hamas di una tregua temporanea con Israele nella guerra di Gaza: aggiornamenti 30 dicembre 2023" - avvisatore.it
Secondo quanto riportato dal Times of Israel, non ci sono stati colloqui riguardanti un accordo sugli ostaggi in cambio di una tregua temporanea. A dichiararlo è stato Osama Hamdan, esponente di Hamas in Libano, che ha affermato che la priorità del gruppo è un cessate il fuoco permanente e che al momento non si sta discutendo del rilascio degli ostaggi. Hamdan ha sostenuto che Israele avrebbe diffuso informazioni false per respingere le crescenti pressioni interne per un accordo sugli ostaggi.
Il vice segretario generale delle Nazioni Unite per gli Affari umanitari, Martin Griffiths, ha lanciato un appello urgente per un aumento degli aiuti destinati alla popolazione di Gaza. Questo appello arriva in seguito a un nuovo “esodo di massa” verso il valico di Rafah, tra l’Egitto e il sud della Striscia. Gli operatori umanitari dell’ONU stimano che circa 100.000 sfollati siano arrivati a Rafah negli ultimi giorni e temono che le già terribili condizioni nella zona peggiorino ulteriormente. Griffiths ha denunciato che una popolazione traumatizzata ed esausta viene stipata in una porzione di terra sempre più piccola. Ha sottolineato le difficoltà che gli operatori umanitari devono affrontare per portare gli aiuti a Gaza, tra cui tre livelli di ispezione, punti di ingresso insufficienti, bombardamenti costanti, scarse comunicazioni e strade danneggiate. Ha concluso affermando che la situazione è impossibile per la popolazione di Gaza e per coloro che cercano di aiutarla e che i combattimenti devono finire.
Secondo i dati delle Nazioni Unite, circa 1,9 milioni di abitanti di Gaza, pari all’85% della popolazione dell’enclave, sono sfollati dalla ripresa del conflitto tra Israele e il Movimento di Resistenza Islamica (Hamas) il 7 ottobre. Questo dato evidenzia l’ampio impatto umanitario del conflitto sulla popolazione di Gaza, che si trova in una situazione estremamente difficile a causa della mancanza di accesso agli aiuti umanitari e delle condizioni di vita precarie. La comunità internazionale è chiamata a fare di più per alleviare la sofferenza della popolazione di Gaza e per lavorare verso una soluzione pacifica del conflitto.
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