Ultimo aggiornamento il 26 Marzo 2024 by Francesca Monti
Nel suo commovente messaggio pasquale rivolto all’Arcidiocesi di Bologna, l’Arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, cardinal Matteo Zuppi, riflette sulla incolmabile contraddizione tra la luce della Pasqua e le profonde tenebre che avvolgono il mondo contemporaneo.
Zuppi esprime il suo sconcerto di fronte alle “tenebre terribili” che calano sulle vite di migliaia di innocenti in molteplici aree di conflitto in giro per il mondo, con particolare riferimento all’Ucraina, alla Terra Santa e alla Striscia di Gaza.
L’Arcivescovo emiliano invita a guardare il mondo attraverso gli occhi dei bambini, a percepire il pianto dei più piccoli come specchio dell’orrore e della violenza della guerra. Questa visione, permeata dal dolore innocente, ribadisce la ferma condanna di Zuppi nei confronti di qualsiasi forma di conflitto.
In vista della Pasqua, Zuppi richiama ad una partecipazione attiva, sottolineando che durante questa festività non c’è spazio per la neutralità: o si sceglie di essere portatori di luce, amore e compassione, oppure si finisce per contribuire al male e all’oscurità. La Pasqua, nella visione dell’Arcivescovo di Bologna, è un tempo di risurrezione, di superamento delle divisioni e dell’odio, in favore di una rinascita dell’umanità sulla via della pace e della riconciliazione.
Con una parlata evocativa, Zuppi incoraggia tutti a scegliere la luce sulla via della solidarietà, del perdono e del dialogo, affinché di fronte alla morte e alla distruzione la speranza e la pace possano sempre risorgere, portando con sé un rinnovato senso di umanità e fratellanza.
Ottenere ispirazione da esperienze personali può risvegliare empatia ed umanità, assicurando che il messaggio di tolleranza e pace di Zuppi non rimanga confinato alle parole, ma si traduca in azioni concrete e quotidiane volte a contrastare le tenebre del conflitto e dell’ingiustizia nel mondo.