"Rimorso e desiderio di giustizia: Misseri riflette sul suo coinvolgimento nel caso Sarah" - avvisatore.it
Il 69enne Michele Misseri, condannato per la soppressione del cadavere della nipote Sarah Scazzi, ha rilasciato delle dichiarazioni scioccanti durante la trasmissione Farwest su Rai Tre. Misseri, che ha appena terminato di scontare una pena di sette anni di carcere, ha affermato di aver considerato il suicidio come unica soluzione per porre fine alla sua sofferenza. Tuttavia, una visione misteriosa lo ha fermato: “Ho visto qualcosa davanti ai miei occhi che diceva ‘se ti uccidi, Sarah non sarà mai trovata’”. Queste parole hanno impedito a Misseri di compiere il gesto estremo, poiché avrebbe significato negare a sua nipote la giustizia che meritava. Ha ammesso di aver commesso un errore anche in questo caso.
Durante l’intervista, Michele Misseri ha ribadito di essere l’unico colpevole dell’omicidio di Sarah Scazzi. Ha descritto dettagliatamente il giorno del delitto, sottolineando che non si sentiva bene e aveva un forte mal di testa. Ha spiegato che Sarah era scesa in garage e lui l’ha afferrata da dietro, ma la ragazza ha reagito difendendosi. Misseri ha confessato di aver perso il controllo e di aver stretto il collo di Sarah fino a soffocarla. Ha anche rivelato di aver avuto un sogno in cui Sarah gli diceva “zio, ho freddo” la stessa notte dell’omicidio.
L’omicidio di Sarah Scazzi ha scosso profondamente l’opinione pubblica italiana. La moglie di Michele Misseri, Cosima Serrano, e sua figlia, Sabrina Misseri, sono state condannate all’ergastolo per il loro coinvolgimento nel delitto. La tragedia ha lasciato un segno indelebile sulla comunità di Avetrana, in provincia di Taranto, dove il corpo di Sarah è stato trovato in un pozzo di campagna. La confessione di Misseri durante la trasmissione Farwest ha riaperto vecchie ferite e sollevato nuove domande sulla dinamica del delitto.
In conclusione, Michele Misseri ha rilasciato una confessione scioccante durante la trasmissione Farwest, ammettendo di essere l’unico responsabile dell’omicidio di Sarah Scazzi. Le sue parole hanno suscitato emozioni contrastanti e riaperto il dibattito su questo tragico caso che ha sconvolto l’Italia.
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