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Rischio rincari bollette a cascata con crisi di Suez

Aumento dei prezzi delle merci a causa della crisi nel Mar Rosso

Le navi che solcano il Mar Rosso stanno cercando di sfuggire agli attacchi dei ribelli Houthi, che hanno scatenato una risposta militare da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati nello Yemen. Questa situazione sta causando ritardi nel commercio lungo la rotta Asia-Europa e, soprattutto, un inevitabile aumento dei prezzi delle merci trasportate. Inoltre, con l’aumento del prezzo del petrolio, che ha raggiunto la scorsa settimana un aumento del 4% con il Brent a 80 dollari al barile, c’è il rischio che si crei una sorta di “tassa Houthi” che avrà un impatto sui prezzi finali di alcuni prodotti, come l’elettricità e il gas.

Effetti sull’energia e sul gas

Gli effetti di questa crisi si estendono a tutti i settori energetici, non solo al petrolio. Sul mercato di Amsterdam, che è un punto di riferimento per l’Europa, il prezzo del metano è aumentato di quasi il 4% nell’ultima sessione settimanale, raggiungendo i 32 euro al Megawattora. Questo valore si è distanziato dai minimi toccati a novembre 2021. Un prezzo che le famiglie italiane dovranno tenere sempre più in considerazione, soprattutto con la fine del mercato tutelato.

Timori di un aumento dei prezzi dell’energia

I timori di un aumento delle tariffe energetiche con l’arrivo del freddo artico in Europa sono concreti anche guardando al prezzo del gas naturale negli Stati Uniti, che sta aumentando (+7% nell’ultima sessione) a causa dell’arrivo di correnti gelate negli Stati del Sud.

Secondo l’associazione dei consumatori Assoutenti, la crisi nel Mar Rosso potrebbe portare a un aumento del 10% del prezzo della benzina, con un aggravio di 213 euro all’anno per le famiglie italiane. Inoltre, a causa degli effetti sul gas, le bollette aumenterebbero di 200 euro all’anno.

Aumento delle tariffe mercantili

Oltre all’energia, tutte le tariffe mercantili stanno aumentando, proprio mentre si stanno attenuando gli effetti negativi della pandemia da Covid-19. Secondo uno studio dell’Ispi, nella prima settimana di quest’anno l’indice composito di Drewry per i container (World container index) è aumentato del 61%, raggiungendo i 2.670 dollari per i cassoni da 40 piedi, l’unità di misura principale del settore. Questo rappresenta un aumento del 25% rispetto alla stessa settimana dell’anno scorso e dell’88% rispetto alle tariffe medie del 2019, prima della pandemia. In particolare, i noleggi da Shanghai a Rotterdam sono aumentati del 115%, raggiungendo i 3.577 dollari, mentre quelli per Genova sono aumentati del 114%, superando i 4.000 dollari. Si prevede che le tariffe continueranno ad aumentare, anche a causa dell’aumento dei costi assicurativi.

Redazione

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