Ristoratrice Lodi, Roidi: Giornalisti rispettino le regole e si astengano da logiche sociali - avvisatore.it
Vittorio Roidi, giornalista di lungo corso e già presidente della Federazione nazionale della stampa, sottolinea l’importanza delle regole nella professione giornalistica. In una conversazione con l’Adnkronos, Roidi afferma che i giornalisti devono applicare le regole e utilizzare gli strumenti a loro disposizione per fare il proprio lavoro in modo professionale. Mentre i giornalisti hanno regole e strumenti, i social media mancano di un’autorità che indaghi e colpisca. Roidi esorta i giornalisti a stare fuori dai casi specifici che coinvolgono i social media, sottolineando che la professione giornalistica richiede un approccio serio e professionale.
Secondo Roidi, la professione giornalistica ha bisogno di una riforma sostanziale e approfondita. Nonostante esistano regole precise e valori fondamentali, l’applicazione di tali regole è diventata sempre meno frequente nel corso degli anni. Roidi sottolinea che la legge del 1963 stabilisce l’obbligo di rispettare la verità sostanziale dei fatti, ma molti giornalisti non controllano le notizie prima di pubblicarle, violando così una regola fondamentale del giornalismo serio. Nonostante l’Ordine dei Giornalisti abbia creato molte norme per proteggere i migranti, i minori e i soggetti deboli, l’applicazione di tali regole è diventata sempre più scarsa nel tempo.
Roidi evidenzia come le logiche del web e della pubblicità stiano influenzando il giornalismo. Spesso si utilizzano tecniche di titolazione per attirare i lettori, ma tali tecniche non sono professionali e appartengono al mondo della pubblicità. Roidi afferma che i giornalisti non devono concentrarsi sul fare soldi, ma devono trovare la verità e fornirla ai cittadini. Tuttavia, i social media e la rete sono pieni di notizie false e titoli sensazionalistici che non corrispondono alla realtà. Roidi sottolinea che il giornalismo deve rispettare le proprie regole e non cadere negli errori commessi dai social media. Inoltre, molti soggetti che diffondono notizie sui social media non sono iscritti all’Ordine dei Giornalisti e quindi non possono essere sanzionati.
In conclusione, Roidi afferma che l’intermediazione nel giornalismo non è morta, ma è ancora fondamentale. Durante la pandemia da Covid-19, il giornalismo ha dimostrato di essere indispensabile per fornire informazioni accurate e verificate. Roidi invita i giornalisti a prendersi le proprie responsabilità e a rispettare le regole della professione. Allo stesso tempo, i cittadini devono essere consapevoli delle fonti di informazione e distinguere tra giornalisti e altre fonti che diffondono notizie false. Il giornalismo ha un ruolo cruciale nella società e deve essere difeso e preservato.
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