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Ristrutturazione dello Stadio Flaminio: il progetto di ‘Roma Nuoto’ si riavvia con nuove proposte

Il 5 settembre ha segnato un passo importante per il futuro dello Stadio Flaminio, con la riattivazione della Conferenza dei servizi dedicata alla proposta di ristrutturazione presentata da ‘Roma Nuoto’. L’incontro, tenutosi nella commissione Trasparenza dell’Assemblea Capitolina, ha riportato l’attenzione su un progetto che promette di trasformare l’iconico stadio romano in una struttura multifunzionale. La nuova scadenza per la valutazione delle proposte è fissata per il 20 ottobre.

Il contesto della proposta di ristrutturazione

Le origini della ristrutturazione

Il progetto di ristrutturazione dello Stadio Flaminio non è una novità: risale a un’iniziativa già bocciata nel dicembre 2020 dalla Conferenza dei servizi, che aveva sollevato obiezioni riguardanti la conservazione del bene architettonico progettato da Pier Luigi Nervi. Tuttavia, con una sentenza del Tar nel maggio scorso, è stata imposta la revisione della proposta, dando così nuova vita al piano di ristrutturazione. Questa decisione ha spinto ‘Roma Nuoto’ a rielaborare profondamente il progetto iniziale, introducendo modifiche significative che integrano elementi sportivi e ricreativi.

La nuova audizione

Durante l’audizione presso la commissione, il presidente della Roma Nuoto, Nicolò Cristofaro, ha esposto le nuove idee alla commissione presieduta da Federico Rocca . L’assessore comunale allo Sport, Alessandro Onorato, ha partecipato attivamente al dibattito, evidenziando l’importanza della rinascita dello Stadio Flaminio non soltanto per l’atletica e il calcio, ma come un punto di riferimento per l’intera comunità.

Dettagli del progetto rinnovato

Le innovazioni strutturali

Una delle modifiche più rilevanti riguarda l’altezza del manto erboso, che verrà rialzato, contribuendo a ridurre il numero di posti a sedere da 25-30 mila a circa 15 mila. Questo cambiamento risolve uno dei problemi storici dello stadio, considerato “troppo piccolo per la serie A e troppo grande per le serie minori”, come sottolineato da Rocca. La futura configurazione dello stadio, pertanto, sarà in grado di accogliere eventi di calcio femminile, della Roma, della Lazio e delle Nazionali, inclusi gli under 21.

Le strutture sportive aggiuntive

Le innovazioni non si fermano al manto erboso. Sotto al campo, il progetto prevede la realizzazione di una pista di ghiaccio per hockey e pattinaggio, una piscina olimpica lunga 50 metri e quattro campi da padel. Queste strutture mirano a potenziare l’offerta sportiva della città, mantenendo una vocazione prevalentemente sportiva che, secondo Cristofaro, rappresenta l’80-90% del progetto. A differenza della proposta bocciata nel 2020, che contemplava solamente aree commerciali, il nuovo piano punterà fortemente sugli sport e sull’attività ludica.

Un progetto sostenibile e integrato

L’interazione con il territorio

Un aspetto fondamentale del nuovo progetto è la sua integrazione con il contesto circostante. Cristofaro ha sottolineato il rispetto per il patrimonio architettonico di Nervi, assicurando che la ristrutturazione non comprometterà l’integrità del design originale. Inoltre, il progetto include una collaborazione con l’Orto Botanico, evidenziando un approccio green che intende valorizzare l’area con soluzioni sostenibili.

Innovazione green e efficienza energetica

Non meno importante è la componente ecologica del progetto. Una forte enfasi sarà posta sull’efficientamento energetico, utilizzando materiali riciclati o riciclabili. Questo approccio non solo riduce l’impatto ambientale, ma promuove anche un’architettura responsabile, dando un segnale positivo per le iniziative future della città.

Le prospettive future dello Stadio Flaminio

Una collocazione nel panorama sportivo europeo

La ristrutturazione dello Stadio Flaminio si inserisce in un contesto più ampio che prevede l’inclusione dello stadio nell’accordo Italia-Turchia per gli Europei del 2032. Questo rappresenta un’opportunità senza precedenti per rivitalizzare un impianto che ha una lunga storia sportiva. Con un occhio rivolto al futuro, è essenziale che l’area venga adeguatamente valorizzata, riducendo al minimo l’impatto sociale e ambientale. I vantaggi che il rinnovamento porterà alla comunità locale e al tessuto sportivo romano appaiono indubbi, ponendo delle fondamenta solide per un futuro di successi e di eventi di richiamo internazionale.

La strada verso la ristrutturazione dello Stadio Flaminio appare delineata e ricca di potenzialità, promettendo di restituire un nuovo splendore a uno degli impianti sportivi più affascinanti di Roma.

Luisa Pizzardi

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