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“Ritardi TFR statali: Pressing interno all’Inps per un intervento”

Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps interviene sui ritardi nel pagamento del trattamento di fine servizio e di fine rapporto ai dipendenti della Pa

Il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps ha preso posizione riguardo ai ritardi nel pagamento del trattamento di fine servizio e di fine rapporto ai dipendenti della Pubblica Amministrazione. In una nota, il Civ ha sollecitato un intervento normativo che permetta ai lavoratori pubblici di ricevere il trattamento di fine servizio in tempi ragionevoli. Allo stesso tempo, ha chiesto all’Istituto di elaborare un progetto specifico per ridurre i tempi di erogazione di queste prestazioni.

Sentenza della Corte Costituzionale evidenzia il problema dei ritardi

La sentenza della Corte Costituzionale ha messo in luce il problema dei lunghi tempi di erogazione del trattamento di fine servizio e di fine rapporto. La Corte ha invitato il legislatore a individuare, in tempi ragionevoli, i mezzi e le modalità per attuare un intervento riformatore in materia. Questo invito esplicito ha reso evidente la necessità di affrontare la questione dei ritardi nei pagamenti.

Carenza di personale e formazione insufficiente degli operatori contribuiscono ai ritardi

Il Civ ha raccolto segnalazioni dalle Federazioni sindacali dei pensionati e ha constatato che i ritardi nell’erogazione del trattamento di fine servizio e di fine rapporto sono causati non solo dalla normativa, ma anche da altri fattori. La carenza di personale dedicato a questa attività e la mancanza di una formazione adeguata degli operatori sono tra le cause principali dei ritardi. Questa situazione sta portando ad un aumento del contenzioso, soprattutto in alcune aree territoriali.

In conclusione, il Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’Inps ha preso posizione sui ritardi nel pagamento del trattamento di fine servizio e di fine rapporto ai dipendenti della Pa. Ha sollecitato un intervento normativo e ha chiesto all’Istituto di elaborare un progetto specifico per ridurre i tempi di erogazione di queste prestazioni. La sentenza della Corte Costituzionale ha evidenziato il problema dei lunghi tempi di erogazione e ha invitato il legislatore a intervenire. I ritardi sono causati dalla carenza di personale e dalla formazione insufficiente degli operatori. Questa situazione sta portando ad un aumento del contenzioso.

Redazione

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