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Ritorna la Vogalonga Tiberina: il Tevere si prepara a ospitare 50 barche e 350 sportivi

Il fiume Tevere, che attraversa la storica città di Roma, fa da cornice a un evento molto atteso: la Vogalonga Tiberina. Dopo 27 lunghi anni di interruzione dovuta alla non navigabilità del fiume, il 29 settembre segnerà il ritorno di questa manifestazione. Saranno ben 50 le barche che sfileranno sulle acque del Tevere, coinvolgendo circa 350 atleti provenienti da diversi circoli remieri della capitale, con la significativa partecipazione della Marina Militare. Questo evento non solo celebra la tradizione sportiva, ma rappresenta anche un’importante iniziativa per promuovere la navigabilità del fiume.

La riapertura della Vogalonga Tiberina

Un evento storico

Nata nel 1977 e interrotta nel 1997, la Vogalonga Tiberina è un simbolo del legame tra il fiume e la città di Roma. Questo evento ha come missione quella di riavvicinare la popolazione alle acque del Tevere, migliorando la navigabilità e incoraggiando attività sportive che riescano a coinvolgere un pubblico sempre più ampio. La manifestazione del 29 settembre è stata classificata come edizione zero, un’anteprima che punta a stabilire un appuntamento annuale fisso.

Il presidente del Comitato organizzatore, Angelo Montana, ha dichiarato che l’intento è di proporre un percorso di oltre 30 km che possa non solo riflettere la storicità della regata, ma anche quello di affermare Roma come una meta di qualità nel panorama delle capitali europee. La collaborazione con la Marina Militare, che sarà presente con barche di rappresentanza, sottolinea ulteriormente l’importanza di questo evento.

Dettagli dell’evento

La partenza delle imbarcazioni avverrà a partire dalle 7.30 del mattino, suddividendo i partecipanti in scaglioni, con una barca ogni cinque minuti. Si prevede che tutti i circoli di canottaggio di Roma siano rappresentati, a partire dal Deportivo, a seguire Sportinsieme, 3 Ponti, Ondina, Canottieri Roma, Tirrenia Todaro, CC Lazio, Ponte Milvio, Effe e infine il Circolo Tevere Remo, che chiuderà la manifestazione.

La massiccia partecipazione del Circolo Ondina Generali, con 6 equipaggi e 40 membri, testimonia l’entusiasmo che circonda l’evento. Raffaello Leonardo, presidente del Circolo Ondina, ha evidenziato come l’assenza di imbarcazioni disponibili limiti ulteriormente la partecipazione, suggerendo un forte interesse per il ritorno della Vogalonga.

Il recupero della tradizione

La storia della Vogalonga

L’idea di riportare in vita la Vogalonga Tiberina nasce dalla volontà di un gruppo di canottieri e sportivi dei vari circoli romani, unendo le forze per ridare vita a questa tradizione. È interessante notare come, nel 2015, una edizione speciale sia stata realizzata con l’obiettivo di valutare la fattibilità e la navigabilità del fiume, un passo cruciale per l’organizzazione dell’evento attuale.

Nel corso degli anni, la manifestazione ha ricevuto il supporto della Marina Militare, che ha sempre contribuito con medaglie commemorative e assistenza logistica. La collaborazione di circoli remieri storici come il Tirrenia Todaro, il Reale Circolo Canottieri Tevere Remo e i Circoli Canottieri Lazio e Roma è fondamentale per stabilire un legame solido con le tradizioni sportive romane.

La Vogalonga e l’impatto ambientale

L’iniziativa della Vogalonga Tiberina non si limita al solo aspetto sportivo, ma mira anche a una riconnessione della comunità con l’ambiente fluviale. Le attività sportive sul Tevere possono sensibilizzare il pubblico sull’importanza del mantenimento e della salvaguardia delle risorse idriche, promuovendo stili di vita più sostenibili. Questa manifestazione offre una piattaforma per discutere l’ecologia fluviale, insieme alle tematiche legate alla navigabilità e alla fruizione delle acque pubbliche.

La speranza del Comitato organizzatore è che il ritorno della Vogalonga Tiberina porti non solo divertimento e competizione, ma anche un messaggio importante riguardo alla valorizzazione del Tevere come risorsa vitale per la città di Roma e per i suoi abitanti.

Luisa Pizzardi

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