Ritratto della Genova di Fabrizio De André - avvisatore.it
Paolo Villaggio, con il soprannome di Faber, descrisse Genova come una madre, il luogo dove imparò a vivere. Questo legame profondo è stato celebrato con un grande concerto in programma per onorare il 25º anniversario della scomparsa di Fabrizio De André. L’evento si terrà all’inizio dell’estate, ma la location, che potrebbe essere lo stadio Ferraris di Marassi o piazza della Vittoria, è ancora da confermare.
«Con la sua musica ha saputo portare al centro dell’attenzione quel mondo dei più svantaggiati, degli emarginati, delle prostitute e dei ribelli che animavano il centro storico, anche se era molto timido», ricorda l’amico Tonino Bozzi della storica Libreria Bozzi. De André, parte della scuola genovese dei cantautori insieme a Luigi Tenco e Umberto Bindi, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica italiana.
La Genova che ha ispirato De André può essere esplorata attraverso un suggestivo itinerario che tocca i luoghi più significativi legati al cantautore. Da via del Campo, resa celebre dalla canzone omonima, a Viadelcampo29rosso, dove si trova uno spazio museo ricco di memorabilia. Qui è esposta anche la chitarra Esteve ’97, che ha accompagnato De André durante il suo ultimo tour.
Il percorso prosegue per piazza dell’Agnello, via al Mare Fabrizio De André, e si conclude davanti alla cioccolateria Romeo Viganotti. Questo tour permette di immergersi nell’atmosfera unica che ha ispirato le canzoni del poeta della musica italiana.
Genova è una città di contrasti, dove i palazzi nobiliari dei Rolli convivono con i suggestivi caruggi. Qui, il pesce povero diventa alta cucina grazie a chef come Marco Visciola dell’Il Marin, recentemente insignito di una stella Michelin. Il concerto in onore di De André non è solo un omaggio al passato, ma coinvolge anche le nuove generazioni che apprezzano e cantano le sue canzoni.
Un’esperienza unica è ascoltare i vinili di Faber suonare in un elegante show room nel cuore dei Rolli. Verso il mare, il Waterfront di Levante rappresenta un progetto innovativo che si affaccia sul futuro della città. La Genova di De André si rivela anche attraverso le panchine dedicate ai cantautori lungo il lungomare, offrendo un’immersione completa nella sua poetica e nella sua storia.
«La città vecchia dove il sole del buon Dio/non dà i suoi raggi», come cantava De André, continua a ispirare artisti e visitatori, offrendo un connubio unico di arte, gastronomia e storia.
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