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Roma celebra i 150 anni dell’Esquilino: eventi e sfide in un rione unico

Sabato 7 settembre ha avuto inizio una serie di festeggiamenti per celebrare il 150° anniversario del rione Esquilino a Roma. Questo importante evento ha visto la consegna di una targa simbolica dal sindaco ROBERTO GUALTIERI a ben 39 associazioni locali che si sono contraddistinte per il loro impegno culturale, sociale e sportivo. Il rione, che si trova nei pressi della stazione TERMINI, affronta sfide complesse legate alla sicurezza e all’integrazione, in un contesto di festeggiamenti che si prolungano anche il giorno successivo, 8 settembre, con numerosi eventi e spettacoli.

La storia del rione Esquilino

Il sindaco Gualtieri ha ricordato in dettaglio la storia del rione Esquilino, sottolineando il suo legame con la cultura romana e la sua evoluzione nel corso dei secoli. Il rione, ufficialmente istituito nel 1874, si è distaccato dal rione MONTI, ma la sua storia affonda le radici in un passato ben più lontano. Questa area di Roma, una delle sette colline, è stata storicamente un crocevia di culture e tradizioni, contribuendo a renderla un luogo emblematico della capitale.

Tutte le associazioni premiate durante la cerimonia si sono distinte nell’attività di preservazione delle tradizioni locali, sostenendo iniziative che contribuiscono a mantenere viva l’identità del rione. Presenti all’evento anche figure di spicco istituzionali come la presidente dell’Assemblea Capitolina, SVETLANA CELLI, e il presidente della commissione Turismo, MARIANO ANGELUCCI. Il sindaco Gualtieri ha evidenziato l’importanza del protagonismo dei cittadini, affermando che l’Esquilino rappresenta un microcosmo delle opportunità e delle sfide di Roma, invitando alla riflessione su un coinvolgimento attivo da parte della popolazione.

L’evento non è stato solo una celebrazione, ma anche un’occasione per affrontare questioni importanti legate alla sicurezza, al decoro urbano e all’integrazione, in una Roma in continua trasformazione.

Le sfide della sicurezza nell’Esquilino

Uno dei temi centrali emersi durante i festeggiamenti riguarda le problematiche di sicurezza che il rione Esquilino affronta, amplificate dalla presenza della stazione Termini. Il sindaco Gualtieri ha affrontato in modo diretto il tema del degrado e delle sfide legate all’integrazione sociale. Ha riconosciuto l’importanza di instaurare un tavolo di lavoro tra le istituzioni locali e le associazioni, per affrontare insieme le difficoltà del rione, che ben rappresenta l’essenza di Roma per la sua caratteristica di essere sia locale che globale.

La questione della sicurezza è quindi strettamente legata all’atteggiamento di accoglienza e integrazione, e Gualtieri ha affermato la necessità di approcciare questi argomenti in modo olistico, non limitandosi solo a interventi di polizia. I problemi di legalità, commercio e ordine pubblico richiedono un’attenzione specifica e un’interazione positiva tra le istituzioni e i cittadini. Gualtieri ha ribadito la necessità di un lavoro fondamentale che inizi dal dialogo con le persone e dalle loro esigenze quotidiane.

Cancellate anti clochard: una soluzione controversa

All’interno delle celebrazioni, è emerso anche un tema scottante: la proposta di installare cancellate anti clochard in alcune aree del rione, in particolare a Piazza dei Cinquecento. Questa misura ha suscitato polemiche tra le associazioni del quartiere, che temono che queste barriere possano compromettere il senso di comunità e solidarietà che dovrebbero caratterizzare l’Esquilino. Barbara Bonomi di Polo Civico Esquilino ha espresso il suo disappunto, evidenziando come i tavoli, simboli di confluenza e dialogo, siano preferibili rispetto a strutture divisive come le cancellate.

Il dibattito ha acceso intensi confronti tra le diverse realtà associative e le istituzioni locali. La presidente dell’Aula, Svetlana Celli, ha sottolineato come le associazioni stiano lavorando per promuovere una nuova narrazione del rione, improntata sulla valorizzazione delle persone e sull’integrazione dei più vulnerabili. A Piazza Vittorio, i festeggiamenti di queste 48 ore sono serviti anche per ricordare che il lavoro delle associazioni non si fermerà con l’anniversario; i progetti per il rilancio dell’Esquilino continueranno durante tutto l’anno, sostenuti direttamente dal Municipio, per garantire che non si perda di vista l’importanza di un impegno collettivo per il futuro del rione.

Redazione

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