Roma Pride 2024: Un’Onda Arcobaleno di Orgoglio e Inclusione Invade le Strade della Città Eterna

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Roma Pride 2024: Un'Onda Arcobaleno di Orgoglio e Inclusione Invade le Strade della Città Eterna - Occhioche.it

Ultimo aggiornamento il 15 Giugno 2024 by Francesca Monti

Un fiume di colori e di musica ha inondato le strade di Roma sabato scorso, in occasione del Roma Pride 2024. La manifestazione, giunta quest’anno al suo trentesimo anniversario, ha visto la partecipazione di migliaia di persone, unite sotto lo slogan “30 anni di orgoglio”.

Il Corteo e la Partecipazione del Sindaco Roberto Gualtieri

Il corteo, partito da Piazza della Repubblica, è stato guidato da un gruppo di moto, seguito da uno striscione con su scritto “30 anni di orgoglio”. Tra coloro che reggevano lo striscione, spiccava la figura del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Bandiere arcobaleno e del circolo Mario Mieli sventolavano fiere, mentre il primo carro della sfilata trasportava la madrina di questa edizione, Annalisa, accompagnata dal ritmo coinvolgente del brano “Ma non tutta la vita” dei Ricchi e Poveri.

Gualtieri, in un gesto di sostegno e solidarietà, ha indossato una fascia arcobaleno al posto di quella istituzionale, scattando selfie e abbracciando i cittadini presenti. Successivamente, ha riindossato la fascia tricolore per proseguire il percorso verso il Colosseo.

‘Esibizione di Annalisa e la Partecipazione di Politici e Attivisti

Arrivata in via Cavour, Annalisa si è esibita con la canzone “Mon Amour” dal primo carro, dove erano presenti anche la segreteria del PD Elly Schlein e il deputato Alessandro Zan. Tra le bandiere arcobaleno, spiccavano quelle della Palestina, mentre la comunità queer ebraica ha deciso di non partecipare a seguito di un presunto clima di odio antisemita.

carri in sosta, pronti a sfilare lungo il corteo verso viale delle Terme di Caracalla, hanno riprodotto brani di Elodie, Loredana Bertè, Loretta Goggi e canzoni tratte dai cartoni animati. Sul carro del circolo Mario Mieli, erano visibili frasi di sostegno ai conduttori tv e giornalisti che si sono schierati a favore della comunità Lgbtqia+.

Il Roma Pride tra Festa e Lotta: Le Parole di Roberto Gualtieri

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha sottolineato come il Roma Pride sia sia una celebrazione che una lotta per superare ogni forma di discriminazione legale, sociale e culturale. In merito al vagone della metropolitana decorato con i colori arcobaleno, Gualtieri ha ribadito la sua posizione: “È bellissimo. ‘è in tante città europee, le polemiche non hanno senso. Rispettiamo chi protesta ma andiamo avanti con le nostre scelte“.

+Europa e lo Slogan “Libera frociaggine in libero Stato”

Riccardo Magi, segretario di +Europa, ha spiegato la decisione di dedicare il loro carro allo slogan “Libera frociaggine in libero Stato”, citando una frase del Papa. Magi ha sottolineato l’importanza di mantenere al centro la questione della laicità dello stato e ha espresso preoccupazione per la deriva omofoba del governo e della maggioranza italiana.

Il Roma Pride 2024 ha dimostrato ancora una volta la forza e la determinazione della comunità Lgbtqia+ e dei suoi alleati. Una giornata di festa, riflessione e lotta per i diritti e l’uguaglianza, che ha colorato le strade di Roma con un’onda arcobaleno di orgoglio e inclusione.

La Partecipazione di Associazioni e Movimenti

Il Roma Pride non è stato solo una sfilata, ma anche un’occasione per le associazioni e i movimenti Lgbtqia+ di farsi vedere e sentire. Tra i partecipanti, spiccavano le associazioni che si occupano di diritti umani, salute sessuale e lotta all’HIV, come il Circolo Mario Mieli e Arcigay.

Anche le associazioni che si battono per i diritti delle persone transgender e genderqueer hanno avuto un ruolo centrale nella manifestazione. Tra queste, spiccano Mit – Movimento Identità Trans e OII – Organizzazione Internazionale Intersex.

‘Importanza dell’Educazione e della Sensibilizzazione

Il Roma Pride è stato anche un’occasione per sottolineare l’importanza dell’educazione e della sensibilizzazione sui temi Lgbtqia+. Durante la manifestazione, sono stati distribuiti opuscoli informativi e sono stati organizzati momenti di confronto e dibattito su temi come l’omofobia, la transfobia e la discriminazione.

In particolare, è stato posto l’accento sull’importanza dell’educazione nelle scuole, come strumento per combattere pregiudizi e stereotipi e per promuovere una cultura dell’inclusione e del rispetto.

La Musica e l’Arte come Strumenti di Lotta e Celebrazione

La musica e l’arte sono state protagoniste del Roma Pride 2024. Durante la sfilata, i carri hanno riprodotto brani di artisti Lgbtqia+ e alleati, mentre le strade sono state animate da performance artistiche e spettacoli di danza.

Anche l’arte visiva ha avuto un ruolo centrale nella manifestazione. Sono stati esposti striscioni, cartelli e opere d’arte che esprimevano messaggi di orgoglio, lotta e celebrazione.

Il Roma Pride e la Lotta per i Diritti Lgbtqia+ nel Mondo

Il Roma Pride non è stato solo una celebrazione locale, ma anche un’occasione per guardare oltre i confini nazionali e ricordare la lotta per i diritti Lgbtqia+ nel mondo. Durante la manifestazione, sono stati ricordati i paesi dove l’omosessualità è ancora considerata un reato e dove le persone Lgbtqia+ subiscono violenze e discriminazioni.

In particolare, è stato posto l’accento sulla situazione in paesi come la Russia, la Turchia e la Polonia, dove i diritti Lgbtqia+ sono sotto attacco e dove le manifestazioni del Pride sono spesso represse con violenza.

Il Roma Pride come Simbolo di Resistenza e Speranza

Il Roma Pride 2024 è stato un momento di festa, riflessione e lotta. Ha rappresentato un simbolo di resistenza e speranza per la comunità Lgbtqia+ e per tutti coloro che credono nell’uguaglianza e nei diritti umani.

Nonostante le sfide e le difficoltà, il Roma Pride ha dimostrato ancora una volta che l’amore, l’orgoglio e la solidarietà sono più forti dell’odio e della discriminazione. Una giornata che ha colorato le strade di Roma con un’onda arcobaleno di speranza e di lotta per un futuro più giusto e inclusivo.

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