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Roma sott’acqua: fulmine colpisce l’Arco di Costantino durante violento nubifragio

Un violento temporale ha colpito Roma nel pomeriggio, scatenando una bomba d’acqua che ha lasciato la capitale in ginocchio. Con oltre 60 millimetri di pioggia che si sono accumulati in poche ore, gli eventi estremi hanno dato luogo a una situazione criticamente allarmante. Il fulmine che ha colpito l’Arco di Costantino ha segnato un momento di particolare intensità, portando alla caduta di alcune sue parti, mentre il Parco archeologico del Colosseo ha confermato l’intervento dei tecnici per il recupero dei frammenti. Questo articolo esplora gli eventi di quella giornata, i danni provocati e le risposte delle autorità.

Il nubifragio a Roma: un evento inaspettato

Caratteristiche del maltempo e impatti significativi

Nella mattinata di ieri, Roma ha sperimentato un rapido cambiamento meteorologico che ha portato a intense piogge, forti venti e tuoni. Questi eventi sono culminati nel pomeriggio, quando la città è stata colpita da una bomba d’acqua, un fenomeno noto anche come ‘downburst’. Questo tipo di perturbazione è caratterizzato da un’improvvisa discesa di aria fredda, che provoca forti raffiche di vento e rovesci di pioggia intensi. Gli esperti hanno fatto notare che le precipitazioni accumulate in poche ore equivalgono a quelle di un intero mese autunnale.

L’assessora all’Ambiente del Campidoglio, Sabrina Alfonsi, ha dichiarato che la potenza del maltempo era totalmente inaspettata e non era stata prevista dai bollettini meteorologici. Alle 14.30, proprio prima dell’irruenza della bomba d’acqua, la Protezione civile era ancora concentrata sull’emergenza degli incendi che avevano interessato alcune aree della capitale. Queste condizioni meteo estreme hanno colpito Roma in un momento di già grave difficoltà, generando una reazione immediata da parte delle autorità locali.

Le conseguenze del maltempo: danni e disagi

Interventi delle autorità e danni strutturali

Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha prontamente convocato una riunione di coordinamento in Campidoglio per gestire la crisi e coordinare gli interventi necessari. Le pattuglie della polizia locale e i vigili del fuoco hanno eseguito oltre un centinaio di interventi per far fronte ai danni e ai disagi generati dalla pioggia.

I luoghi più colpiti dal nubifragio sono stati il quadrante est della città e il centro, dove alcune strutture hanno subito danni significativi. Tra i danni di maggiore rilevanza, è stata segnalata la parziale caduta di un’impalcatura all’interno del Circo Massimo, un’importante area archeologica. Le fermate della metropolitana Manzoni e Lepanto sono state temporaneamente chiuse a causa degli allagamenti, lasciando molti passeggeri senza informazioni e in preda al panico. “La scena era apocalittica,” ha commentato Carlo Calenda, leader di Azione, evidenziando la gravità della situazione.

Polemiche e testimonianze: la reazione della popolazione

Disagi e segnalazioni da parte dei cittadini

Le immagini condivise sui social media hanno mostrato la realtà drammatica di Roma durante il tempestoso pomeriggio. Molte strade e sottopassi sono stati invasi da acqua, mentre gli allagamenti si sono registrati anche all’interno di strutture pubbliche come l’ospedale Santo Spirito. In via Ottaviano, vicino al Vaticano, il vento ha abbattuto alcuni elementi del cantiere per i lavori previsti per il Giubileo, mentre in piazza Risorgimento diversi tavolini e sedie sono stati sbattuti via.

Il traffico pubblico ha subito notevoli difficoltà, con alcune linee di autobus costrette a modificare i percorsi a causa delle condizioni critiche delle strade. Via del Tritone e viale delle Medaglie D’Oro sono state descritte come fiumi in piena, una situazione che ha lasciato i cittadini preoccupati e disorientati.

Un episodio emblematico è quello di cinque ragazzi che, rinchiusi in un risciò a Villa Borghese durante il nubifragio, hanno lanciato un appello al numero di emergenza 112. Le forze dell’ordine sono intervenute immediatamente per soccorrerli, evidenziando la reattività dei servizi di emergenza anche in un contesto di emergenza generalizzata.

La rapidità con cui la città ha reagito all’emergenza meteorologica è un tema di discussione tra i cittadini e rappresenta l’inizio di un’analisi approfondita sui sistemi di prevenzione e risposta a eventi naturali estremi.

Giordana Bellante

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