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Romaeuropa Festival 2023: danza e musica al Teatro dell’Opera con Cunningham e Papadopoulos

Il Romaeuropa Festival, un punto di riferimento culturale di grande rilevanza, si prepara ad affrontare la sua 39ª edizione con un programma ricco di eventi che mirano a unire tradizione e innovazione. L’evento si svolgerà il 4 e 5 settembre presso il prestigioso Teatro dell’Opera di Roma, portando in scena opere iconiche della danza contemporanea. Quest’anno, il Festival si arricchisce della collaborazione con l’Opera di Roma, segno di un impegno costante per la fusione dei linguaggi artistici e delle discipline.

Il programma dell’inaugurazione

Dettagli delle coreografie

L’apertura del festival sarà caratterizzata da un doppio spettacolo che celebra i colossi della danza moderna. Il Ballet de l’Opéra di Lyon, sotto la direzione di Cédric Andrieux, presenterà due coreografie sensazionali: “Biped” di Merce Cunningham, accompagnato dall’omonima composizione di Gavin Bryars, e “Mycelium” del coreografo greco Christos Papadopoulos, musicalmente supportato da Coti K. Queste opere rappresentano non solo l’eredità storica della danza, ma anche la freschezza delle nuove proposte coreografiche. Con la partecipazione di ventisei danzatori e cinque musicisti, questo evento promette di essere un’esperienza coinvolgente e multisensoriale, capace di attrarre sia i veterani della danza che i neofiti.

La sinergia tra Cunningham e Papadopoulos

Entrambi i coreografi, pur operando in contesti e sensibilità artistiche differenti, si completano in un dialogo ideale. “Biped“, una delle creazioni più celebri di Cunningham, esplora la relazione tra movimento e musica, mentre “Mycelium” di Papadopoulos si concentra sul concetto di connessione e rete, influenzato dalle strutture naturali. Questo incontro di stili e visioni diverse promette di offrire al pubblico un’interpretazione innovativa della danza contemporanea.

La nuova collaborazione con l’Opera di Roma

Le parole del sovrintendente Giambrone

La cerimonia di apertura non è solo un momento di celebrazione dell’arte, ma anche un punto di partenza per una collaborazione significativa. Francesco Giambrone, sovrintendente della fondazione musicale, ha evidenziato l’importanza di un accordo con l’Opera di Roma, che rappresenta un’opportunità per unire eccellenze nel panorama culturale romano. “Questo è un segno di cambiamento,” ha affermato Giambrone, sottolineando come queste alleanze siano fondamentali per l’evoluzione della cultura nella capitale. La sinergia tra il Romaeuropa Festival e l’Opera di Roma non si limiterà a questo evento, ma si estenderà a future attività, inclusa l’attesissima prima mondiale della nuova opera di Silvia Colasanti, “L’ultimo viaggio di Sindbad,” programmata dal 16 al 23 ottobre.

Un futuro di nuove opportunità artistiche

Il festival ha dimostrato di essere un catalizzatore per la creazione artistica e per l’innovazione. Giambrone ha parlato di come la cooperazione con istituzioni culturali di spicco rende possibile la creazione di progetti di grande valore artistico, permettendo alla danza e alla musica di evolversi e di raggiungere nuovi pubblici. La continua evoluzione del festival, attraverso l’integrazione di idee e talenti, testimonia un impegno condiviso verso l’arte e la cultura in tutte le sue forme.

Un ponte tra tradizione e innovazione nella danza

L’approccio del Ballet de l’Opéra de Lyon

Sotto la direzione di Cédric Andrieux, il Ballet de l’Opéra de Lyon si è ritagliato un ruolo centrale nel panorama della danza contemporanea, fungendo da ponte tra l’eredità dei grandi coreografi del passato e le nuove tendenze coreografiche. “I danzatori che si uniscono al Ballet cercano una radice classica nell’approccio al movimento,” ha commentato Andrieux, evidenziando l’importanza di un rigoroso training classico abbinato all’apertura verso nuove espressioni artistiche. Questo connubio di tradizione e modernità rende il balletto un interlocutore privilegiato per tutti gli appassionati di danza, nonché per i critici e i teatri di tutta Europa.

L’impatto culturale del festival

La presenza di compagnie internazionali e nuove voci della danza rende il festival un evento di grande importanza culturale, capace di attrarre un pubblico sempre più variegato. Le coreografie presentate sono il risultato di un profondo dialogo tra diversi linguaggi artistici, che contribuiscono a creare un’atmosfera di scoperta e innovazione. Con l’intenzione di continuare a favorire la crescita artistica e interattiva, il Romaeuropa Festival si conferma come uno dei fiori all’occhiello della vita culturale italiana.

Luisa Pizzardi

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