Categories: Notize Roma

Saman: ergastolo genitori, 14 anni zio, cugini assolti

Padre di Saman si difende: “Non ho mai pensato di uccidere mia figlia”

Shabbar Abbas, padre di Saman, ha parlato davanti ai giudici della Corte di assise di Reggio Emilia per difendersi dalle accuse di omicidio della figlia diciottenne. L’uomo ha dichiarato con emozione: “Mai nella vita mia ho pensato di uccidere mia figlia. Neanche gli animali fanno queste cose. Signori giudici non ho mai pensato queste cose”. Ha sottolineato di non essere una persona ricca o mafiosa, respingendo le accuse mosse contro di lui. Ha anche negato di aver minacciato il fidanzato di Saman e di essere fuggito dopo l’omicidio.

Il padre parla del rapporto tra Saman e Saqib

Shabbar Abbas ha spiegato che il rapporto tra Saman e Saqib, il fidanzato della giovane, non era considerato positivo dalla famiglia. Ha affermato che non era amore e che i parenti erano arrabbiati. In particolare, non piaceva ai familiari che i due giovani pubblicassero foto sui social media. Ha descritto Saman come una ragazza intelligente ma che diceva anche bugie, cosa che gli faceva male. Ha ribadito di non aver mai pensato male di sua figlia e di aver sempre lavorato onestamente.

Critiche ai servizi sociali e dolore per la perdita

Shabbar Abbas ha criticato i servizi sociali, sostenendo che non si prendono cura adeguatamente dei minori e che rovinano la loro vita. Ha raccontato di non sapere perché sua figlia veniva portata via dai servizi sociali e di come i carabinieri non gli dessero informazioni. Ha sottolineato che la sua vita ora è fatta di dolore e di lacrime, poiché sua figlia non c’è più. Ha concluso le sue dichiarazioni con l’appello a scoprire chi ha ucciso sua figlia e ha espresso il suo dolore per la sua perdita.

Si attende la sentenza

La sentenza del processo è attesa nel pomeriggio. Cinque familiari della vittima sono imputati per omicidio e soppressione di cadavere: il padre Shabbar Abbas, lo zio Danish Hasnain, i cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, e la madre Nazia Shaheen, latitante in Pakistan. La Procura reggiana ha chiesto condanne all’ergastolo per i genitori e 30 anni di carcere per gli altri imputati.

Redazione

Recent Posts

Al via a San Michele un laboratorio fotografico triennale per anziani: memoria, presente e futuro in un percorso di riscoperta

Un progetto innovativo per promuovere l’invecchiamento attivo e il benessere emotivo È partito a San…

21 ore ago

LANUVIO: al via il “Premio Iuno Sospita” – Prima edizione del Concorso Nazionale di Danza a Villa Sforza Cesarini

Dal 3 al 5 luglio 2025, tre giornate di spettacolo, cultura e talento per celebrare…

23 ore ago

Acquasanta Terme (AP): torna il Festival 2025 con tre giorni di cultura, natura e spettacolo

Dal 4 al 6 luglio eventi, ospiti illustri e sapori locali per valorizzare il cuore…

23 ore ago

Lombosciatalgia: la principale causa di disabilità nel mondo costa all’Italia oltre 11 miliardi l’anno

Alla Camera dei Deputati il congresso promosso dal prof. Alberto Alexandre fa il punto sulle…

24 ore ago

Ordine di Sant’Elena Imperatrice: nuovi Cavalieri e Dame nella solenne cerimonia a Roma

La missione ospitaliera dell’Ordine di Sant’Elena Imperatrice continua: nella Basilica di Santa Maria in Montesanto,…

3 giorni ago

Meal prep: come organizzare i pasti e mangiare meglio (anche senza essere chef)

C'è una domanda che rimbalza nella testa di molti, ogni giorno: "Cosa mangio stasera?"Tra lavoro,…

1 settimana ago