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Samira, sposa bambina, impiccata in Iran per aver ucciso il marito violento

Samira Sabzian, la sposa bambina impiccata in Iran

Samira Sabzian, la giovane donna iraniana che otto anni fa aveva ucciso il marito violento, è stata impiccata questa mattina in Iran. Questo tragico evento rappresenta la diciottesima esecuzione di una donna nel paese, che ha visto un totale di 800 impiccagioni. La denuncia arriva da Amnesty International, che ha espresso profonda preoccupazione per la situazione dei diritti umani in Iran.

Secondo quanto riportato, Samira Sabzian era stata costretta a sposarsi a soli 13 anni, in conformità con le leggi iraniane che consentono matrimoni forzati e precoci per le bambine. La sua storia è un triste esempio di come le donne in Iran siano spesso vittime di violenza domestica e siano poi punite quando cercano di difendersi.

Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, ha commentato: “Come temevamo, Samira Sabzian è stata messa a morte questa mattina in Iran. Le leggi iraniane non solo permettono matrimoni forzati e precoci, ma non offrono alcuna protezione alle donne vittime di violenza domestica. È inaccettabile che le donne siano punite per aver cercato di difendersi e di sfuggire a situazioni di abuso”.

La situazione dei diritti umani in Iran

L’esecuzione di Samira Sabzian solleva nuovamente l’attenzione sulla situazione dei diritti umani in Iran. Amnesty International ha denunciato ripetutamente le violazioni dei diritti umani nel paese, tra cui la pena di morte, le restrizioni alla libertà di espressione e di associazione, e la discriminazione di genere.

Secondo l’organizzazione, l’Iran è uno dei paesi con il più alto numero di esecuzioni al mondo. Nel 2020, sono state eseguite oltre 240 condanne a morte, di cui almeno 10 riguardavano donne. La pena di morte viene spesso utilizzata per reati come l’omicidio, lo stupro, il traffico di droga e l’apostasia.

La lotta per i diritti delle donne in Iran

La morte di Samira Sabzian mette in evidenza la necessità di una maggiore protezione dei diritti delle donne in Iran. Organizzazioni internazionali come Amnesty International continuano a fare pressione sul governo iraniano affinché vengano adottate misure concrete per porre fine alla violenza di genere e garantire l’uguaglianza di genere.

È fondamentale che le leggi iraniane vengano riformate per vietare i matrimoni forzati e precoci, e per garantire la protezione delle donne vittime di violenza domestica. Solo attraverso un impegno concreto per i diritti delle donne, l’Iran potrà progredire verso una società più giusta ed equa.

Come sottolinea Amnesty International, “è inaccettabile che le donne siano punite per aver cercato di difendersi e di sfuggire a situazioni di abuso”. È necessario che la comunità internazionale continui a monitorare da vicino la situazione dei diritti umani in Iran e a fare pressione per un cambiamento reale e duraturo.

Redazione

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