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Sanremo: Muccino e Levante si uniscono a Ghali per fermare il genocidio

Ghali e la polemica a Sanremo: le difese dei personaggi dello spettacolo

La performance di Ghali al Festival di Sanremo ha scatenato una polemica che continua a tenere banco sui social. Durante la sua esibizione, il cantante ha chiesto di “fermare il genocidio a Gaza”, un appello che ha suscitato reazioni contrastanti. La Rai ha successivamente emesso delle scuse ufficiali a Israele per le parole pronunciate da Ghali, ma molti personaggi del mondo dello spettacolo hanno preso le difese del cantante e hanno condiviso il suo pensiero.

Gabriele Muccino e il post su Instagram: solidarietà a Ghali

Gabriele Muccino ha deciso di esprimere la sua solidarietà a Ghali attraverso un post su Instagram. Nella foto, viene mostrata la bandiera israeliana con l’inno di Mameli come sottofondo. Questo post fa riferimento alla polemica sollevata dal comunicato letto da Mara Venier su Rai 1 e firmato dall’Amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio. Il comunicato esprimeva la vicinanza della Rai a Israele e prendeva le distanze dalle parole di Ghali. Il post di Muccino ha ricevuto molti apprezzamenti, tra cui quello del profilo ufficiale dei Negramaro e di Alessandro Da Battista.

Levante e Alessandro Gassman: difese accese per Ghali

Anche Levante ha preso le difese di Ghali attraverso una storia su Instagram. Ha sottolineato come sia stato spiacevole vedere delle scuse rivolte a un rappresentante di Israele per aver espresso un desiderio di pace e di fermare un genocidio che avviene sotto i nostri occhi. Levante ha pubblicato anche delle foto che mostrano i volti disperati dei bambini di Gaza, sottolineando l’importanza di parlare di questi temi. Alessandro Gassman ha condiviso le sue riflessioni su Facebook, affermando che se è giusto condannare gli atti barbarici di Hamas, è altrettanto importante riconoscere che la ritorsione sui civili inermi a Gaza e nel resto della Palestina è eccessiva. Ha sottolineato che la morte di migliaia di palestinesi, tra cui molti bambini, non può essere giustificata. In risposta a un commento di un follower che sosteneva il diritto dei palestinesi a uno Stato libero dalle occupazioni israeliane, Gassman ha concordato.

Queste sono solo alcune delle voci che si sono levate in difesa di Ghali e che hanno espresso la necessità di affrontare il tema del conflitto israelo-palestinese in modo equilibrato e pacifico. La polemica continua a tenere banco sui social, dimostrando quanto sia importante il ruolo degli artisti nel portare avanti messaggi di pace e giustizia.

Redazione

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