Ultimo aggiornamento il 16 Febbraio 2024 by Redazione
Morto uomo sbranato da cani: l’autopsia rivela una violenta emorragia
L’autopsia condotta questa mattina sul corpo di Paolo Pasqualini, il 39enne che è stato sbranato da tre cani di razza rottweiler mentre faceva jogging il 11 febbraio a Manziana, ha rivelato che la causa del decesso è stata una violenta emorragia. L’esame autoptico è stato eseguito presso il dipartimento di medicina legale dell’Università La Sapienza di Roma su richiesta della Procura di Civitavecchia, che ha iscritto nel registro degli indagati i due proprietari dei cani, accusati di omicidio colposo.
Numerose ferite sul corpo della vittima
Durante l’autopsia sono state riscontrate numerose ferite sul corpo di Paolo Pasqualini, segno che l’uomo ha cercato di difendersi dall’aggressione dei cani. Le ferite sono state trovate sugli arti, sul collo e sul viso, e c’è stata anche una ferita su una gamba. Questi dettagli confermano la violenza dell’attacco subito dalla vittima.
Indagini in corso
Le indagini sull’incidente sono ancora in corso e la Procura di Civitavecchia sta cercando di fare luce sulla responsabilità dei proprietari dei cani. L’iscrizione nel registro degli indagati per omicidio colposo indica che le autorità ritengono che i proprietari dei cani possano essere responsabili della morte di Paolo Pasqualini a causa della loro negligenza o mancanza di controllo sugli animali.
L’incidente ha sollevato una serie di questioni sulla sicurezza dei cani di razza potenzialmente pericolosi e sulla necessità di adottare misure adeguate per prevenire attacchi simili in futuro. Le autorità locali stanno valutando la possibilità di introdurre regolamenti più rigorosi per i proprietari di cani di razza per garantire la sicurezza delle persone che vivono nelle vicinanze.
La morte di Paolo Pasqualini è stata una tragedia scioccante e la sua famiglia e i suoi amici sono ancora sotto shock per la sua improvvisa scomparsa. Le autorità stanno facendo tutto il possibile per portare giustizia a questa terribile tragedia e assicurarsi che eventi simili non accadano in futuro.