Selvaggia Lucarelli denuncia nuova accusa contro Chiara Ferragni - avvisatore.it
La giornalista Selvaggia Lucarelli, attraverso i suoi canali social e un articolo sul Fatto Quotidiano, ha rivelato che il caso del Pandoro Balocco potrebbe essere solo il primo di una serie di scandali. Uno di questi riguarda le Uova di Pasqua Dolci Preziosi di Chiara Ferragni, tanto criticate tra il 2021 e il 2022. Lucarelli, che ha già attirato l’attenzione sull’irregolarità delle donazioni del Pandoro Balocco-Ferragni, torna ora con nuovi dubbi e domande.
Lucarelli ha iniziato il suo articolo affermando: “Mi risulta difficile credere che un’operazione commerciale fosse spacciata per beneficenza per ‘un errore di comunicazione’ e perché ‘non ho vigilato abbastanza’“. Fa riferimento proprio alle Uova di Pasqua Dolci Preziosi, che anch’esse avevano un intento solidale. Come si legge nel post dell’influencer: “Le uova di Pasqua Chiara Ferragni x Dolci Preziosi sosterranno il progetto benefico ‘I Bambini delle Fate’“. Lucarelli ha quindi contattato l’imprenditore proprietario di Dolci Preziosi, che ha spiegato: “Assolutamente non c’è stata correlazione tra le vendite delle uova e la donazione a ‘I Bambini delle Fate’. Ferragni è stata pagata per aver ceduto la sua immagine. Noi abbiamo fatto una donazione, per lei non era da contratto“.
Lucarelli ha anche intervistato Franco Antonello, fondatore de I Bambini delle Fate, che ha dichiarato: “Noi abbiamo stretto un accordo con Dolci Preziosi, loro volevano scrivere che la donazione era legata alle vendite, noi ci siamo rifiutati e abbiamo permesso di usare l’espressione ‘Sosteniamo i Bambini delle Fate’“. Antonello ha continuato: “Ci sono stati donati da Dolci Preziosi un anno 12.000 euro e l’altro 24.000 euro. Ho accettato perché sembrava figo, c’era il nome di Ferragni, pensavo di fare cose più importanti e invece è finita così. Lei non sa quante aziende si fregiano di fare cose per il sociale, grazie alla parola ‘beneficenza’ creano fatturati più grossi e con due monetine date al sociale hanno la medaglia dei benefattori (…) Mi stupisce che abbiano dato 700.000 euro per il testimonial e 12.000 euro per il sociale, è una vergogna“.
La questione non sembra essere solo un semplice “errore comunicativo”, ma un vero e proprio errore commerciale. Questo è il rischio di legare un personaggio pubblico a un intento commerciale, dove spesso il passo falso è dietro l’angolo. Tuttavia, la colpa non è da attribuire completamente a Chiara Ferragni, che potrebbe essere troppo impegnata per leggere tutti i dettagli contrattuali, ma anche ai suoi collaboratori che cercano forse di nascondere alcuni piccoli dettagli per far apparire il mondo di Chiara e del suo brand come perfetto e irreale. Il risultato è che Chiara ha subito un danno d’immagine che vale molto più di un milione di euro e la sua credibilità ha subito un duro colpo. Forse sarebbe stato meglio concentrarsi solo sulla moda…
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