Ultimo aggiornamento il 13 Gennaio 2024 by Redazione
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala è il più ricco della giunta comunale
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala è il membro più ricco della sua giunta, con un reddito imponibile di oltre mezzo milione di euro (esattamente 511.437 euro). I dati relativi ai redditi dei membri dell’amministrazione comunale sono stati appena pubblicati sul sito di Palazzo Marino. Rispetto all’anno precedente, il reddito del sindaco è aumentato del 450%, passando da 111.741 euro a 511.437 euro. Questo incremento significativo è dovuto al fatto che il sindaco, che in passato ha ricoperto importanti ruoli manageriali in grandi aziende, tra cui Telecom e Pirelli, è andato in pensione.
La classifica dei redditi più elevati
Al secondo posto nella classifica dei redditi si trova l’assessore al Bilancio Emmanuel Conte, con un reddito di 364.100 euro (rispetto ai 270.029 euro dell’anno precedente). Al terzo posto c’è l’assessore allo Sviluppo economico Alessia Cappello, con un reddito di 110.424 euro, seguita dalla vicesindaco Anna Scavuzzo, che ha guadagnato 101.055 euro. L’unico assessore a registrare una diminuzione minima del reddito è l’assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi, passato da 103.150 euro nel 2022 a 98.015 euro. L’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi ha un reddito di 94.134 euro, mentre l’assessore alla Casa Piefrancesco Maran ha guadagnato 89.331 euro. L’assessora ai Trasporti Arianna Censi ha dichiarato un reddito di 88.103 euro.
I redditi degli altri assessori
Gli altri assessori hanno dichiarato redditi intorno ai 87.000 euro: l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli ha guadagnato 87.920 euro, mentre l’assessora all’Ambiente Elena Grandi e l’assessora allo Sport Martina Riva hanno entrambe dichiarato un reddito di 87.581 euro. L’ultima nella classifica è Gaia Romani, con un reddito di 87.091 euro, che comunque rappresenta un aumento significativo rispetto ai 18.649 euro dell’anno precedente. Questi aumenti dei redditi sono in parte il risultato delle modifiche apportate alla legge di bilancio del 2022, che prevede aumenti per gli amministratori locali e che Milano ha deciso di applicare gradualmente.