Sparatoria a Casoria: pugile Kevin Di Napoli ferito e compagno in grave pericolo di vita

Un episodio di violenza disturbante si è verificato a Casoria, nella provincia di Napoli, dove il pugile Kevin Di Napoli è rimasto coinvolto in una sparatoria. L’incidente, avvenuto il 30 luglio, ha visto il giovane pugile di 28 anni ferito al braccio, mentre il suo accompagnatore di 62 anni è in condizioni critiche e sta combattendo per la sua vita. Il contesto dell’episodio rimane poco chiaro, con indagini in corso riguardo alla possibilità di una rapina andata male.

L’episodio di violenza

Dettagli sull’agguato

La sparatoria è avvenuta intorno alle 19.30 sulla circonvallazione esterna di Casoria, una frazione di Arpino. Secondo le informazioni fornite dai carabinieri, due individui a bordo di uno scooter hanno affiancato un’auto, una Lancia Y, e hanno sparato diversi colpi d’arma da fuoco. I colpi hanno colpito Di Napoli e il suo accompagnatore, R.S., un uomo di 62 anni, che in quel momento lo stava accompagnando per un allenamento.

La notizia ha suscitato grande allerta, dato che Di Napoli, tesserato per il riscatto dopo un periodo difficile, si era recentemente riavvicinato alla boxe. La sparatoria ha portato alla luce non solo l’emergente carriera di Di Napoli, ma anche la difficile situazione del suo accompagnatore, ora ricoverato all’ospedale Cardarelli, con gravi ferite a polmone e fegato.

Circostanze dell’incidente

L’episodio si complica ulteriormente con l’ipotesi che l’accaduto fosse mascherato da tentata rapina. Di Napoli, infatti, indossava un Rolex al polso durante l’incidente, ma l’orologio è rimasto intatto, cosa che potrebbe indicare non un furto tradizionale, bensì un attacco mirato. Gli investigatori stanno valutando questa sfumatura mentre raccolgono ulteriori testimoni e prove sul posto.

Le autorità stanno ora cercando di delineare il movente esatto di questa aggressione, e se possa in qualche modo essere legato al passato di Di Napoli, che ha visto l’ombra di attività criminali e scandali.

Chi è Kevin Di Napoli

La vita e il passato del pugile

Kevin Di Napoli gioca un ruolo complesso e controverso nella scena pugilistica. Non solo è un talento nel ring, ma è anche stato implicato in episodi di criminalità organizzata. Solo sei anni fa, il suo nome era legato all’inchiesta Maverik, che ha coinvolto la banda di Er Tartaruga, sotto l’ala di Salvatore Sibio.

Sebbene sia stato assolto dall’accusa di picchiatore per il clan, la sua vita è caratterizzata da una serie di arresti e misure cautelari. Dopo aver trascorso tempo in detenzione, Di Napoli è stato posto ai domiciliari prima di entrare nella comunità di recupero San Pio di Nola.

La carriera pugilistica

Di Napoli ha cercato attivamente di rifarsi una vita attraverso la boxe, tanto che ha ricominciato a combattere dopo un periodo di riabilitazione. Il pugile ha infatti vinto alcuni incontri recenti, come dimostratore del suo desiderio di ritornare nei ranghi degli atleti di alto livello. Figure del mondo dello spettacolo e dello sport, come il rapper Tony Effe e Fabrizio Corona, sono stati in prima linea per supportare il suo percorso di rinascita.

Questo nuovo inizio è stato un faro di speranza per il pugile, che ha sempre desiderato di allontanarsi dal passato turbolento e dall’ombra della criminalità.

Alla ricerca della verità

Le autorità stanno attualmente indagando sull’accaduto e cercano di determinare se l’incidente possa essere collegato a dinamiche criminali più ampie. R.S., alle sue condizioni critiche, rappresenta un collegamento chiave per svelare i misteri che circondano la sparatoria. Gli inquirenti hanno anche avviato una ricerca sui due uomini in scooter.

Questo evento, caratterizzato da dinamiche vaghe e preoccupanti, mette in luce non solo la vita di un pugile in cerca di riscatto, ma anche le inquietudini di un contesto sociale dove la violenza sembra essere in agguato. Le prossime settimane potrebbero portare a nuove scoperte e informare ulteriormente sulla verità dietro questo preoccupante fatto di cronaca.