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“Studio dei cambiamenti sociali in Sicilia: 50 anni di ricerca dagli USA”

La Sicilia: un cambiamento sociale in 50 anni

Un’indagine condotta da due ricercatori americani ha evidenziato i cambiamenti sociali che hanno interessato la Sicilia negli ultimi 50 anni. Jeffrey Cole e Sally Booth, che hanno una lunga esperienza di ricerca sull’isola, hanno analizzato tendenze come l’emigrazione, lo spopolamento, l’invecchiamento della popolazione e gli alloggi vuoti nei centri storici.

Un legame profondo con gli Schneider

Jeffrey Cole e Sally Booth non sono solo colleghi di ricerca, ma anche compagni di vita. Entrambi hanno una conoscenza approfondita della Sicilia attraverso i loro studi. Sally Booth ha affrontato il tema della ricostruzione del Belice dopo il terremoto del 1968 e ha esaminato le nuove forme di spazio domestico e pubblico e il paesaggio urbano nei paesi ricostruiti. Jeffrey Cole, invece, ha studiato l’impatto dell’immigrazione nella politica e nella società. La loro ricerca ha portato alla pubblicazione di un libro sul nuovo razzismo in Europa.

Il legame umano con Sambuca-Villamaura

Sally Booth ha avuto un legame speciale con la famiglia Schneider fin dagli anni ’70. Durante quel periodo, ha seguito la famiglia a Sambuca di Sicilia, un paese della provincia di Agrigento, per prendersi cura dei loro figli mentre Peter e Jane Schneider facevano le loro ricerche. Sambuca è stata scelta come modello di riferimento per uno studio sulle condizioni sociali della Sicilia occidentale. I risultati di quella ricerca sono stati pubblicati nel libro “Classi sociali, economia e politica in Sicilia”. Sally Booth è tornata più volte a Sambuca-Villamaura nel corso degli anni, insieme a Jeffrey Cole, per studiare il lavoro degli immigrati e osservare i cambiamenti nella comunità. Hanno notato una diminuzione dei laboratori artigianali e dei negozi di alimentari, sostituiti da supermercati. Nonostante ciò, la comunità ricorda ancora con affetto i primi ricercatori americani.

Un futuro per le città più piccole

La nuova ricerca di Sally Booth e Jeffrey Cole si è estesa a numerosi paesi della Sicilia interna. Hanno incontrato funzionari comunali, architetti e proprietari di immobili provenienti da diverse parti del mondo. Un fattore attrattivo importante per questi paesi è l’offerta di case a uno o due euro. Tuttavia, il successo di queste iniziative dipende dalla valorizzazione del patrimonio locale e dalla capacità dei comuni di gestire programmi e iniziative. Inoltre, è necessario puntare sulla promozione dei prodotti di alta qualità e sul turismo. Secondo i ricercatori, “le città più piccole possono trattenere alcuni dei loro giovani e frenare i processi di spopolamento” attraverso queste strategie. Anche se non rappresenta una soluzione definitiva, è una strada verso il futuro per la Sicilia.

Redazione

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