Ultimo aggiornamento il 6 Gennaio 2024 by Redazione
L’accesso programmato all’università potrebbe essere riformato
Dopo anni di dibattiti e controversie, sembra che l’accesso programmato all’università in Italia stia per subire una riforma significativa. La ministra dell’Istruzione, Anna Maria Bernini, insieme alla maggioranza di centrodestra, sta lavorando a una strategia in due fasi per salvare i test in programma per il 2024 e riformare l’intero sistema a partire dal prossimo anno. L’obiettivo è quello di creare un modello “italiano” per la selezione degli studenti, senza semplicemente adottare il sistema francese.
Rinviata la sessione di febbraio dei Tolc-Med 2024
La sessione di febbraio dei test di ammissione Tolc-Med 2024 verrà rinviata per garantire il rispetto dei 60 giorni tra il bando e il concorso previsti dalla legge. Si sta valutando di organizzare una prima finestra a marzo e una seconda ad aprile o maggio. Questo permetterà agli studenti che hanno tentato il quiz nel 2023 mentre erano in quarta superiore di riprovarci ora che sono in quinta. Il nuovo test, chiamato Tolc-Med 2.0, sarà composto da 50 quesiti di comprensione del testo, biologia, chimica e fisica, matematica e ragionamento, da completare in 90 minuti. Sarà accompagnato da una banca dati dei quesiti più ampia rispetto a quella attuale e da una revisione del meccanismo di equalizzazione dei punteggi, che è stato oggetto di numerosi ricorsi.
Una legge delega per riformare l’accesso all’università
Si prevede che il governo approvi una legge delega che fissi i principi per la riforma dell’accesso all’università. Questo permetterà di abbandonare l’accesso programmato e di sviluppare un nuovo sistema in collaborazione con le università, in modo da renderlo gestibile dal punto di vista finanziario e degli spazi. Il presidente della commissione Istruzione del Senato, Roberto Marti, ha confermato che è già stato presentato un disegno di legge delega in commissione, che prevede proprio una delega all’esecutivo per la riforma dell’accesso all’università. Una volta approvata la legge, il governo lavorerà insieme a una commissione di esperti per definire i dettagli del nuovo sistema. Si sta considerando un accesso aperto a tutti gli studenti, seguito da esami caratterizzanti e una verifica-filtro dopo il primo semestre.
La riforma dell’accesso all’università è un argomento complesso e delicato, ma sembra che finalmente si stiano facendo passi avanti per trovare una soluzione che soddisfi le esigenze degli studenti e del sistema universitario italiano. Sarà interessante vedere come si svilupperanno i prossimi mesi e quali saranno le proposte concrete per il nuovo sistema di selezione degli studenti.