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“Svastica su cippo partigiano: un vile atto vandalico contro la memoria del comandante”

Vandalismo a Lamporecchio: cippo dedicato a Giovanni Calugi deturpato con una svastica

Un atto vile e detestabile ha colpito la città di Lamporecchio, in provincia di Pistoia. Ignoti hanno vandalizzato un cippo dedicato al comandante partigiano Giovanni Calugi, disegnando su di esso una svastica con vernice nera. Il sindaco Alessio Torrigiani ha commentato l’accaduto definendo gli autori di questo gesto codardi e generatori di odio.

Il cippo, che era stato inaugurato nel 2021 in via della Resistenza, rappresentava un simbolo di riconoscimento e gratitudine verso Giovanni Calugi, un eroe locale. Il sindaco Torrigiani ha espresso il suo profondo dispiacere per l’accaduto, sottolineando come questo atto vandalico getti un’ombra inquietante sulla comunità di Lamporecchio, che ha combattuto e sacrificato vite umane per la libertà, sconfiggendo il nazifascismo.

Di fronte a questa offesa, il sindaco ha annunciato che presenterà immediatamente una denuncia, poiché si tratta di uno o forse più reati penali. Ha inoltre ribadito che nella città di Lamporecchio non c’è spazio per persone di questo genere, che cercano di seminare odio e divisione.

La figura di Giovanni Calugi: partigiano, sindacalista e assessore

Giovanni Calugi, nato nel 1919, è stato un importante comandante partigiano della formazione Sap Lamporecchio. Nel settembre del 1944, ha contribuito in modo significativo alla liberazione del territorio. Dopo la guerra, ha continuato a dedicarsi alla sua comunità, diventando sindacalista e assessore.

Nonostante si sia trasferito a Genova molti anni fa, Calugi è rimasto un punto di riferimento per la città di Lamporecchio. La sua figura rappresenta il coraggio e la determinazione di coloro che si sono opposti al regime nazifascista, lottando per la libertà e la giustizia.

Un gesto che ferisce tutti

Questo vile atto di vandalismo non colpisce solo il cippo dedicato a Giovanni Calugi, ma ferisce l’intera comunità di Lamporecchio. Come ha sottolineato il sindaco Torrigiani, si tratta di un gesto che genera odio e divisione, gettando un’ombra inquietante sulla storia di una città che ha combattuto per la libertà.

È importante che la società condanni fermamente tali azioni, dimostrando solidarietà verso la comunità di Lamporecchio e riaffermando i valori di rispetto, tolleranza e uguaglianza. Solo così si potrà contrastare l’odio e preservare la memoria di coloro che hanno lottato per la libertà e la democrazia.

Questo vile atto di vandalismo rappresenta un’offesa a tutti coloro che hanno combattuto per la libertà e la giustizia. È un gesto che non può essere tollerato e che richiede una ferma condanna da parte di tutti noi.

Redazione

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