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Tar Valle d’Aosta annulla bocciatura alunna con Dsa

Annullata la bocciatura di una studentessa con Dsa dalla scuola superiore

Il Tar della Valle d’Aosta ha preso una decisione importante riguardo alla bocciatura di una studentessa con Dsa (disturbi specifici dell’apprendimento) presso una scuola superiore. La giovane aveva frequentato la classe prima nell’anno scolastico 2022-2023 e il consiglio di classe aveva deciso di non ammetterla in seconda. Tuttavia, il provvedimento era stato sospeso lo scorso autunno, in attesa di una decisione definitiva.

La diagnosi di Dsa era stata effettuata il 4 ottobre 2022 e la scuola aveva predisposto un piano didattico personalizzato (Pdp) il 29 novembre successivo. Secondo i giudici amministrativi, “emerge una sostanziale carenza e/o insufficienza del piano didattico personalizzato e della sua attuazione, almeno nella prima parte dell’anno scolastico. Questa circostanza non è stata adeguatamente considerata nella motivazione della non ammissione alla classe successiva, soprattutto alla luce delle maggiori difficoltà di recuperare durante l’anno scolastico in corso”.

La stessa professionista dell’azienda Usl che aveva diagnosticato il disturbo nell’ottobre 2022, il 13 agosto 2023 ha scritto che “nel Pdp predisposto dalla scuola non sono sempre state rispettate le indicazioni previste”. Ad esempio, “non è stata inserita l’indicazione di chiedere le nozioni importanti e non quelle secondarie: questo avrebbe consentito alla ragazza di raggiungere almeno la sufficienza specialmente nelle verifiche” di una particolare materia.

Una decisione importante per gli studenti con Dsa

La decisione del Tar della Valle d’Aosta di annullare la bocciatura di una studentessa con Dsa rappresenta un importante passo avanti per la tutela dei diritti degli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento. Questa sentenza sottolinea l’importanza di un’adeguata pianificazione e attuazione di un piano didattico personalizzato per garantire un percorso di apprendimento inclusivo e accessibile a tutti gli studenti.

Il Tar ha evidenziato la carenza e l’insufficienza del piano didattico personalizzato e della sua attuazione nella prima parte dell’anno scolastico. Questo ha portato alla non ammissione della studentessa alla classe successiva, senza tener conto delle difficoltà aggiuntive che gli studenti con Dsa possono incontrare nel recuperare durante l’anno scolastico.

L’importanza di un piano didattico personalizzato

La sentenza del Tar della Valle d’Aosta mette in luce l’importanza di un piano didattico personalizzato (Pdp) ben strutturato e adeguatamente attuato per gli studenti con Dsa. Il Pdp è uno strumento fondamentale per individuare le necessità specifiche degli studenti e fornire loro le risorse e le strategie necessarie per affrontare le difficoltà di apprendimento.

Nel caso specifico, il Pdp predisposto dalla scuola non ha rispettato tutte le indicazioni previste, come ad esempio la richiesta di focalizzarsi sulle nozioni importanti anziché su quelle secondarie. Questa mancanza ha impedito alla studentessa di raggiungere almeno la sufficienza nelle verifiche di una particolare materia.

La sentenza del Tar rappresenta un importante precedente per garantire che gli studenti con Dsa ricevano un’istruzione adeguata e inclusiva. È fondamentale che le scuole si impegnino nella corretta implementazione dei piani didattici personalizzati e nella creazione di un ambiente di apprendimento che rispetti le diverse esigenze degli studenti.

Redazione

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