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“Tenga il Resto”: Roma lancia il progetto per combattere lo spreco alimentare nei ristoranti

Il progetto “Tenga il Resto” sta per avviare una nuova fase a Roma, mirata a ridurre gli sprechi alimentari nei ristoranti della capitale. Questa iniziativa, frutto di una partnership strategica tra diverse istituzioni e organizzazioni, si propone di incentivare l’utilizzo di vaschette per il cibo avanzato, promuovendo una pratica sempre più diffusa e apprezzata tra i consumatori: la “doggy bag”. Con la partecipazione attiva di attori chiave in materia di sostenibilità, il progetto mira a trasmettere un’importante lezione sull’uso responsabile delle risorse alimentari.

Il progetto “Tenga il Resto”: obiettivi e partner

Collaborazione istituzionale

Il progetto “Tenga il Resto” è il risultato della sinergia tra l’assessorato all’Ambiente, all’Agricoltura e al Ciclo dei Rifiuti di Roma, e il Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio . Queste entità, unite da un obiettivo comune, si sono avvalse anche del supporto delle associazioni di categoria Confcommercio Fipe e Confesercenti Provincia di Roma, per promuovere una cultura della sostenibilità nel settore della ristorazione. La recente ripartenza del progetto, presentato ufficialmente a fine febbraio 2024, coincide con un rinnovato interesse verso le pratiche che incoraggiano l’attenzione verso l’ambiente e la lotta agli sprechi.

Tornado di eventi e sensibilizzazione

La manifestazione “Terra Madre – Salone del Gusto” di Torino è stata un’occasione cruciale per rilanciare l’iniziativa. Durante questo evento, l’assessora Alfonsi ha sottolineato l’importanza della riduzione degli sprechi alimentari e ha avuto modo di interagire con ristoratori e addetti ai lavori del settore, promuovendo comportamenti responsabili nell’uso delle risorse alimentari. Il progetto si inserisce in una serie di iniziative finalizzate a sensibilizzare il pubblico sulle questioni legate alla sostenibilità e al corretto utilizzo degli alimenti.

Vaschette in alluminio: come funzionano

Distribuzione e utilizzo

Il cuore dell’iniziativa si fonda sulla distribuzione di vaschette in alluminio, concepite come pratici contenitori per portare a casa il cibo avanzato dagli esercizi pubblici. Queste vaschette sono state donate a Roma Capitale da CIAL, con un totale di 300.000 unità che verranno distribuite sotto forma di 1.500 kit ai ristoranti aderenti. Gli esercizi interessati possono iscriversi tramite un portale dedicato, creando così un modello virtuoso di cooperazione tra istituzioni e imprenditori del settore ristorativo.

Educazione e responsabilità

Non si tratta solamente di una questione logistica; il valore di “Tenga il Resto” risiede nell’educazione alla prevenzione dello spreco alimentare. L’assessora ha dichiarato che “il progetto ha lo scopo di comunicare un messaggio fondamentale: acquistare e consumare solo ciò che realmente necessario.” In questo modo, non solo si riduce la quantità di cibo sprecata ogni giorno, ma si promuove una consapevolezza nel consumatore riguardo ai propri comportamenti alimentari e al valore delle risorse.

L’importanza della doggy bag nella cultura alimentare

Evoluzione della doggy bag

Negli ultimi anni, l’adozione della doggy bag ha avuto un notevole incremento nei ristoranti di tutto il mondo, compresa Roma, dove il concetto sta prendendo piede come parte di un atteggiamento più responsabile verso il consumo. Questa pratica non è solo un modo per evitare sprechi, ma rappresenta un passo verso uno stile di vita più sostenibile, che è favorita anche dalla crescente sensibilità verso questioni ambientali e sociali.

Impatto a lungo termine

L’iniziativa “Tenga il Resto” potrebbe avere un impatto duraturo nella cultura gastronomica di Roma, promuovendo un cambio di mentalità tra ristoratori e clienti. Si tratta di un’opportunità per educare i cittadini sulle pratiche alimentari sostenibili, stimolando atteggiamenti più attenti e responsabili nei confronti degli alimenti e della loro origine. Il progetto non solo contribuisce a ridurre gli sprechi, ma aiuta anche a incoraggiare una nuova generazione di ristoratori a impegnarsi per un futuro migliore e più sostenibile.

Luisa Pizzardi

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