Tensioni Siria-Israele dopo attacco a Damasco: ultime notizie Medio Oriente

Attacco israeliano colpisce milizie filoiraniane in Siria

Un attacco attribuito ad Israele ha colpito milizie filoiraniane nella zona di Sayyidah Zaynab, a sud di Damasco, in Siria, causando almeno due morti. La notizia è stata riportata dalla tv satellitare al-Arabiya, che cita l’Osservatorio siriano per i diritti umani, con sede nel Regno Unito e fonti nel Paese arabo.

Secondo l’Osservatorio, sono state registrate forti esplosioni all’alba di oggi a causa di “attacchi aerei israeliani” con “diversi missili” lanciati contro un sito degli Hezbollah libanesi, storicamente sostenuti dall’Iran, e contro un’area lungo la strada per l’aeroporto di Damasco. Questo sarebbe l’ottavo attacco contro il territorio siriano dall’inizio dell’anno, secondo quanto riportato dall’Osservatorio.

Usa approvano piani per raid in Iraq e Siria

Ieri, ufficiali degli Stati Uniti hanno confermato alla Cbs l’approvazione di piani per una serie di raid, nell’arco di giorni, contro obiettivi in Iraq e Siria, compresi personale e strutture iraniane. Questa decisione è una risposta agli attacchi con droni e razzi contro le forze statunitensi nella regione. Domenica scorsa, tre militari americani sono morti in un attacco con un drone che ha colpito un avamposto, la ‘Tower 22’, in Giordania, vicino al confine con la Siria.

Riduzione dell’intensità delle operazioni a Gaza

Il capo del Pentagono, Lloyd Austin, ha avuto un colloquio telefonico con il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, in cui si è discusso del passaggio di Israele a operazioni a bassa intensità a Gaza, del sostegno per una soluzione diplomatica lungo il confine tra Israele e Libano e della stabilità in Cisgiordania. Austin ha sottolineato l’importanza di garantire assistenza umanitaria senza interruzioni a Gaza, che è sotto il controllo di Hamas dal 2007 ed è stata oggetto di operazioni militari israeliane dall’attacco del 7 ottobre in Israele.

Durante la conversazione, Gallant e Austin hanno anche discusso delle minacce nella regione alle forze statunitensi, in seguito all’attacco in Giordania in cui sono stati uccisi tre militari americani. Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti ha confermato che “risponderemo nei tempi e nei luoghi che sceglieremo”.