Tiscali si allea con i detenuti per rigenerare modem - avvisatore.it
L’azienda di telecomunicazioni Tiscali, con sede a Cagliari, ha avviato un progetto chiamato “Laboratori Rework” in tre carceri italiane: Uta (Cagliari), Rebibbia e Lecce. Questi laboratori rappresentano un mix di lavoro, economia circolare e riscatto sociale, e coinvolgono una trentina di detenuti. Il progetto è stato avviato nel 2020 da Linkem, che successivamente si è unita a Tiscali nel 2022, in collaborazione con il Ministero della Giustizia e della Trasformazione digitale.
Secondo Massimo Favini, Chief of Staff di Linkem e di Tiscali, questa iniziativa ha una duplice valenza: da un lato, aiuta i detenuti a riscattarsi, e dall’altro, porta benefici all’azienda stessa. Favini spiega che il progetto ha permesso di creare un sistema che funziona e può sostenersi nel tempo, anche con un management diverso.
I detenuti impiegati nei laboratori si occupano di rigenerare i modem, dispositivi elettronici essenziali per la connessione a internet. Questo processo rappresenta l’ultimo passo dell’economia circolare di tali dispositivi. I modem recuperati vengono sottoposti a test, puliti e riparati prima di essere reimballati e distribuiti in tutta Italia. Questa attività non solo permette un notevole risparmio economico, ma anche un beneficio ambientale, evitando che i modem finiscano in discarica o nei centri di smaltimento.
Secondo il manager di Tiscali, l’acquisto di un nuovo modem costa in media 90 dollari, mentre il recupero e la rigenerazione di un modem ritirato dal mercato e reinserito nel circuito costa solo 30 euro. Moltiplicando questo valore per 150.000 pezzi, si può comprendere l’entità del risparmio, che si aggira intorno ai 9 milioni di euro.
I “Laboratori Rework” di Tiscali rappresentano un esempio di come l’impegno sociale di un’azienda possa concretizzarsi attraverso la formazione e il lavoro in carcere. Questa iniziativa non solo offre opportunità di riscatto sociale ai detenuti, ma contribuisce anche a creare un sistema sostenibile che può continuare a funzionare anche in futuro. L’attività di rigenerazione dei modem non solo permette un risparmio economico significativo, ma anche un beneficio ambientale, riducendo lo spreco di dispositivi elettronici.
L’iniziativa di Tiscali dimostra che il mix di lavoro, economia circolare e responsabilità sociale può portare a risultati positivi per tutti gli attori coinvolti. Speriamo che altre aziende seguano l’esempio e si impegnino a promuovere l’inclusione sociale e la sostenibilità attraverso progetti simili.
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