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Tragedia a Sanremo: Studente deceduto, genitori in presidio davanti alla scuola

Solidarietà dopo la tragedia di Mohtadi Doukhani

La comunità di Sanremo si stringe attorno alla famiglia di Mohtadi Doukhani, lo studente di 17 anni tragicamente deceduto in un incidente stradale mentre si dirigeva a scuola insieme alla sorella, rimasta gravemente ferita. Le madri degli alunni dell’istituto a indirizzo socio sanitario, situato al mercato dei fiori di Sanremo, si sono unite in un presidio di solidarietà per commemorare il giovane scomparso.

  • “I nostri figli devono andare a scuola per studiare, non con la paura di morire. Ieri abbiamo perso un ragazzo, che è il figlio di tutti noi”, afferma una delle madri presenti, riflettendo il sentimento di dolore e preoccupazione che ha colpito la comunità locale.

Appello per la sicurezza stradale e la tutela dei giovani

La tragedia ha scosso profondamente genitori, compagni di scuola e insegnanti, che hanno espresso la necessità di maggiori misure di sicurezza lungo le strade frequentate dagli studenti. La mancanza di vigilanza e la pericolosità delle vie di accesso alla scuola hanno sollevato preoccupazioni e richieste di intervento immediato.

  • “Le scuole e i nostri ragazzi sono abbandonati. Vorremmo vedere dei vigili, perché non c’è nessuno che ci tutela. Il signor sindaco sappia da parte di tutte le mamme che stavolta andremo avanti e non staremo più zitte: o risolvono il problema o faremo la guerra”, dichiara con determinazione una madre presente al presidio.

Commozione e ricordi per Mohtadi Doukhani

I compagni di classe e gli insegnanti ricordano Mohtadi con affetto e sgomento per la perdita improvvisa di un giovane così promettente. La sua personalità positiva e il suo spirito gentile lasciano un vuoto incolmabile nella comunità scolastica, che si unisce nel dolore e nella richiesta di maggiore attenzione alla sicurezza dei giovani.

  • “Non mi sarei mai aspettata una tragedia del genere. Sicuramente c’è tanta rabbia, perché è inaccettabile che andando a scuola si rischi la vita. Lui era una bravissima persona, era magico, non ci sono parole negative per descriverlo. Era un pezzo di pane, non se lo meritava, perché morire a diciassettenne anni è inaccettabile”, condivide una compagna di classe di Mohtadi.

La richiesta di interventi immediati per garantire la sicurezza degli studenti e prevenire tragedie simili rimane al centro dell’attenzione della comunità locale, che si mobilita per onorare la memoria di un giovane troppo presto scomparso.

Redazione

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