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Tragedia sulle pendici della Tete Blanche: Vittime illustri e comunità affranta

Una Tragedia Scioccante

Sabato scorso, una terribile tragedia si è abbattuta sulle pendici della maestosa Tete Blanche, a pochi passi dal confine italiano. Un gruppo di scialpinisti è stato colpito di sorpresa da un’intensa tempesta, caratterizzata da venti che raggiungevano i 150 chilometri orari e temperature gelide di meno 30 gradi. Dopo una serrata ricerca, domenica sera sono stati ritrovati i corpi di cinque vittime, persi a causa del freddo estremo, mentre il sesto continua a essere disperso, alimentando la speranza e la paura nella comunità.

Il Dolore di Vex

Questo evento tragico si è trasformato in un dolore diffuso, avvolgendo tutto il cantone Vallese, ma colpendo duramente la piccola comunità di Vex, un tranquillo paese alle porte di Sion popolato da circa 2.000 anime. Qui, la famiglia Moix piange la perdita di tre fratelli, un cugino e uno zio, mettendo in luce la profondità della sofferenza che li ha colpiti. Jean-Vincent Moix, laureato in finanza a San Gallo e a Westminster, recentemente eletto consigliere comunale, era una figura rispettata e amata nella comunità. Atleta, alpinista e musicista, la sua scomparsa lascia un vuoto immane. Insieme a lui, la tragedia ha colpito anche il fratello avvocato David e il cugino Marc, capitano della Polizia cantonale del Vallese.

L’Appassionata Emilie e il Ricordo di una Comunità

Tra le vittime, emerge il profilo vibrante di Emilie Deschenaux, 28 anni, residente a Friburgo, appassionata di sci e ciclismo. La sua recente avventura in Islanda per il master in giurisprudenza rifletteva la sua determinazione e passione per le sfide. Il lutto che ha colpito la comunità di Vex è stato commemorato con una toccante veglia, dove circa 300 persone si sono riunite davanti alla chiesa, stringendo candele mentre la musica classica sottolineava il peso dell’assenza.

Un Addio Che Lascia un Immenso Vuoto

La perdita di vite così piene di energia, talento e amore per la vita ha scosso profondamente non solo Vex ma anche l’intera regione, sofferente e sconvolta da un evento che resterà impresso nei cuori e nelle menti per tempi lunghi. Ogni ricordo, ogni sorriso, ogni passo di queste anime vibranti continua a vivere nelle storie, nei ricordi e nel dolore di una comunità che cerca di lenire le ferite e trovare conforto nell’abbraccio della solidarietà e nella memoria indelebile di coloro che non ci sono più.

Luisa Pizzardi

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