Trattori in fiamme: Protesta a Torino, bandiera UE bruciata - avvisatore.it
Gli agricoltori italiani sono tornati a manifestare, questa volta nei pressi del casello autostradale di Orte. La dimostrazione, organizzata per “difendere l’agricoltura italiana”, si è svolta sul piazzale antistante l’autostrada A1, nella rotatoria centrale. I trattori hanno attraversato le strade che portano al casello e si prevede che rimarranno nella zona per un po’. Nonostante la protesta, l’entrata autostradale non è bloccata al momento.
Nel centro di Torino si è tenuta una protesta per “difendere l’agricoltura italiana”. L’evento, organizzato dalla “Variante torinese” e dal Comitato per i diritti umani Piemonte, ha visto la creazione di un palco improvvisato in piazza Castello. Sul palco, il leader della Variante Marco Liccione ha bruciato una bandiera dell’Unione Europea, dichiarando: “L’ho fatto perché la Ue ha fallito e vogliamo uscirne”. Centinaia di persone hanno partecipato alla protesta, attirando l’attenzione dei passanti. I manifestanti hanno esposto cartelli e striscioni con scritte come “La nostra terra è la nostra vita” e “Difendiamo l’agricoltura italiana dagli interessi delle multinazionali e dalla nostra politica incapace di reagire”.
Ad Alessandria si è tenuto un raduno di protesta promosso dal Coordinamento agricoltori autonomi di Alessandria e Asti. Il presidio, che si è svolto in Viale Milite Ignoto, ha segnato l’inizio di una serie di iniziative. Durante la giornata di ieri, i promotori hanno organizzato la “Giornata didattica dell’agricoltura” per far conoscere il mondo dell’agricoltura alle famiglie e ai bambini, spiegato direttamente dai produttori. Oggi pomeriggio, gli agricoltori si sono mossi in corteo a piedi fino a piazza della Libertà, dove hanno tenuto un comizio davanti a Palazzo Ghilini, sede della Prefettura. Domani, un altro corteo di trattori si dirigerà verso la tangenziale e il casello di Alessandria Ovest dell’autostrada A21 Torino-Piacenza. La chiusura del presidio è prevista per sabato 3 febbraio, con l’invito al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio. Secondo i portavoce del Movimento, Gabriele Ponzano e Gian Piero Ameglio, la protesta è “apolitica, nel pieno rispetto della legalità” e mira a garantire un futuro per le famiglie e le aziende agricole, oltre a preservare il cibo sano e italiano.
In Basilicata, l’associazione Cia-Agricoltori ha organizzato una serie di assemblee per mettere in luce la sofferenza del mondo agricolo. La prima manifestazione si è svolta nel Metapontino, con un corteo di trattori che ha percorso la statale Jonica a velocità ridotta. Da domani, le assemblee si terranno nel Vulture-Alto Bradano, coinvolgendo i sindaci, i presidenti delle Province di Potenza e Matera e i capigruppo del consiglio regionale. Cia-Agricoltori ha elencato undici punti al centro delle rivendicazioni del settore, tra cui il reddito delle imprese agricole, il valore lungo la filiera, la centralità delle aree interne e dell’agricoltura familiare, lo stop al consumo di suolo, la risorsa acqua, l’emergenza fauna selvatica, la revisione della politica agricola comunitaria, la crisi climatica, i fitofarmaci, i mercati internazionali e i costi di produzione.
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