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Trump invita Zelensky a portare l’Ucraina al tavolo dei negoziati con Putin

Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha ribadito con fermezza che non accetterà alcun negoziato riguardante il futuro del suo paese senza la sua presenza. Questa dichiarazione è stata fatta in risposta alle recenti affermazioni di Donald Trump, che ha confermato l’intenzione di incontrare Vladimir Putin per discutere la fine del conflitto tra Ucraina e Russia. Durante un’intervista, Trump ha sottolineato che l’Ucraina avrà un ruolo cruciale nei colloqui, affermando: “È ovvio, è coinvolta”. La telefonata tra Trump e Zelensky è avvenuta il 12 febbraio, dopo un lungo scambio di opinioni tra il presidente americano e il suo omologo russo.

Il ruolo dell’ucraina nei negoziati

Durante la sua dichiarazione, Trump ha chiarito che la presenza dell’Ucraina è fondamentale per qualsiasi discussione di pace. “Qualcuno sostiene che avrei dovuto contattare prima Zelensky, ma non credo sia necessario. Dovevamo prima capire se la Russia fosse disposta a negoziare“, ha spiegato Trump nello Studio Ovale della Casa Bianca. Ha anche rivelato che Zelensky aveva espresso il desiderio di arrivare a un accordo, e ora è chiaro che anche la Russia condivide questa intenzione. Questo scambio di comunicazioni segna un passo significativo nel tentativo di trovare una soluzione pacifica al conflitto che ha devastato la regione.

Il presidente ucraino ha insistito sul fatto che nessun accordo bilaterale potrà essere considerato valido senza la partecipazione diretta di Kiev. Questa posizione riflette la crescente determinazione dell’Ucraina a mantenere la sua sovranità e a garantire che le sue esigenze siano ascoltate nei futuri negoziati di pace. La questione della sicurezza nazionale e dell’integrità territoriale è al centro delle preoccupazioni di Zelensky, e il suo governo sta cercando di ottenere garanzie solide prima di accettare qualsiasi compromesso.

Le critiche a Biden e la questione della nato

Trump ha anche colto l’occasione per criticare l’amministrazione Biden, sostenendo che l’attuale presidente ha commesso un errore strategico nel suggerire che l’Ucraina potesse entrare nella NATO. “Non credo che un paese come la Russia possa accettare l’ingresso dell’Ucraina nella NATO. Questo è stato il motivo scatenante della guerra”, ha affermato Trump, attribuendo la responsabilità della crisi attuale al suo predecessore. Secondo Trump, le dichiarazioni di Biden hanno innescato una reazione da parte della Russia, culminata nell’invasione dell’Ucraina.

Inoltre, Trump ha suggerito che la decisione di Biden di ritirare le truppe dall’Afghanistan abbia dato a Putin il via libera per agire. “Putin ha visto il disastro in Afghanistan e ha deciso che era il momento giusto per invadere l’Ucraina”, ha dichiarato. Queste affermazioni evidenziano la sua convinzione che una politica estera più assertiva sia necessaria per affrontare le sfide globali e mantenere la stabilità in Europa.

Il dialogo con la russia e la conferenza di monaco

Trump ha espresso la sua opinione sulla necessità di un dialogo continuo con la Russia, affermando che la distensione deve andare oltre il conflitto attuale. “Vorrei che la Russia tornasse nel G8; è stato un errore escluderla. Putin desidera rientrare, e credo che entrambi siamo d’accordo sulla necessità di denuclearizzazione“, ha dichiarato. Trump ha sottolineato che non c’è ragione di investire in nuove armi nucleari quando esistono già sufficienti arsenali per distruggere il mondo più volte.

La diplomazia è già in movimento, con la Conferenza sulla Sicurezza di Monaco che si sta svolgendo in concomitanza con la ministeriale NATO a Bruxelles. Il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Pete Hegseth, ha affermato che i negoziati per porre fine alla guerra in Ucraina sono cruciali e che la risposta della Russia è influenzata dalla forza mostrata dagli Stati Uniti. Hegseth ha anche ricordato che durante la presidenza di Trump non ci sono stati attacchi russi significativi, suggerendo che la politica di Trump ha contribuito a mantenere la pace in Europa.

In questo contesto, Trump ha esortato i leader europei a prendersi maggiori responsabilità per la sicurezza del continente, sottolineando l’importanza di un aumento della spesa per la difesa. “Il 2% è solo un inizio; dovremmo puntare a una spesa più vicina al 5%”, ha concluso, evidenziando la necessità di un approccio più robusto alla sicurezza europea.

Giordana Bellante

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