Ucraina: Russia pianifica nuovo attacco dopo Avdiivka - avvisatore.it
Dopo la presa di Avdiivka nell’est dell’Ucraina, le forze russe si preparano a un’ulteriore avanzata verso ovest. Kiev ha ritirato le proprie truppe dalla città devastata, aprendo la strada a una possibile nuova offensiva nella regione. Mosca ha concentrato un gran numero di soldati nell’area, pronti a lanciare un attacco nonostante le pesanti perdite subite.
Secondo fonti dell’esercito ucraino, la Russia avrebbe perso circa 47.000 uomini durante l’operazione per conquistare Avdiivka, guadagnando oltre 8 km di terreno oltre la linea del fronte. Con l’obiettivo raggiunto, i russi potrebbero ora spingersi ancora più a ovest, come sottolineato da Maksym Zhorin, vice comandante della Terza brigata d’assalto.
Zhorin ha dichiarato su Telegram: “Il nemico ha le risorse necessarie per continuare l’avanzata e lo farà. La Terza brigata d’assalto e altre unità si sono posizionate lungo linee difensive attorno ad Avdiivka. Sebbene i combattimenti siano intensi, non raggiungono l’intensità vissuta all’interno della città. L’obiettivo principale dell’attacco russo è il villaggio di Lastochkyne”.
Avdiivka è diventata il centro dell’attenzione durante un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il ministro della Difesa Sergei Shoigu. Putin ha descritto la ritirata delle forze ucraine come caotica, sottolineando che l’ordine di ritirata è stato emesso mentre le truppe erano già in fuga dalla città.
Putin ha dichiarato: “La leadership militare ucraina ha ordinato la ritirata delle truppe quando queste erano già in movimento e lasciavano la città. Questa decisione sembra essere stata presa per motivi politici, al fine di mascherare la fuga come una ritirata organizzata, quando in realtà si è trattato di una vera e propria fuga”.
Shoigu ha evidenziato i progressi delle forze armate russe anche altrove, con la conquista del villaggio strategico di Krynky sulla sponda orientale del fiume Dnipro. Le autorità ucraine non hanno commentato questa affermazione. La lotta per il controllo delle sponde del fiume Dnipro tra le truppe ucraine e russe è in corso da mesi, con Kiev che aveva temporaneamente preso il controllo di alcune zone di Krynky lo scorso novembre.
La Russia ha preso l’iniziativa nel conflitto in corso reclutando anche donne detenute per inviarle al fronte in Ucraina, come riportato da iStories e Meduza. Rappresentanti del ministero della Difesa russo hanno offerto contratti di arruolamento alle detenute della Colonia n.2 di Ulyanovka, nella regione di Leningrado, con due mesi di addestramento e la promessa di un’amnistia al termine del servizio.
Nonostante i tentativi di reclutamento siano iniziati mesi fa, nessuna delle detenute ha ancora lasciato il carcere. Questa non è la prima volta che la Russia cerca di arruolare donne detenute per il conflitto in Ucraina, con precedenti segnalazioni da parte dell’esercito ucraino riguardo a queste pratiche. La società militare privata Wagner e successivamente il ministero della Difesa russo hanno coinvolto detenuti in varie operazioni militari.
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