Un Detenuto Italiano Aggredisce Agenti al Carcere San Donato di Pescara

Panoramica della Violenta Aggressione ai Dannella Polizia Penitenziaria

L’Aggressione Mattutina: Minacce, Sputi e Colpi
Nel corso della giornata, un detenuto proveniente dal Lazio ha agito in modo violento nei confronti degli agenti della polizia penitenziaria presso il carcere San Donato di Pescara. Il detenuto, per motivi personali legati a questioni giudiziarie, ha iniziato l’attacco alle 11.30 circa. Provando a superare un cancello di sbarramento, ha minacciato e successivamente aggredito un agente, colpendolo con violenza al volto. Dopo essere stato calmato, ha tentato nuovamente di superare un altro varco, spingendo con forza un’agente donna che cercava di impedirgli il passaggio. Solo l’intervento celere di altri membri del personale ha evitato conseguenze più gravi.

L’Aggressione Pomeridiana: Colpi al Cancello e Violente Aggressioni
Nel pomeriggio, dopo un colloquio, il detenuto ha continuato ad agire con violenza, tentando di raggiungere un’area interdetta. Ha iniziato a colpire con calci il cancello di sbarramento, cercando addirittura di danneggiare l’inferriata. Quando alcuni poliziotti sono intervenuti per ripristinare la sicurezza, l’uomo li ha attaccati, procurando loro ferite necessitanti di una settimana di cure. Solo grazie all’arrivo di ulteriore personale si è evitata una situazione ancora più grave. Il sindacato Ussp Abruzzo ha condannato fermamente l’accaduto, sottolineando la mancanza di risorse umane e strutturali nel carcere, con una carenza di personale attualmente del 40%.