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Vaccini: Fimp punta sull’aggiornamento pediatri e la comunicazione con i genitori

Vaccinazioni contro la meningite B: la prevenzione è fondamentale

La prevenzione delle gravi malattie infettive, come la meningite B, richiede un lavoro di aggiornamento dei pediatri, una comunicazione efficace ai genitori e una riduzione dei tempi di attesa. Questa è la proposta di Giorgio Conforti, esperto di vaccinologia e responsabile scientifico del convegno ‘Insieme per le vaccinazioni. Abbiamo i vaccini, facciamo le vaccinazioni’, che si terrà domani a La Spezia. La Liguria è una delle regioni italiane che offre il vaccino contro la meningite B gratuitamente, anche per gli adolescenti.

La meningite B colpisce principalmente i bambini sotto i 4 anni e gli adolescenti tra i 15 e i 20 anni. Secondo gli ultimi dati del ministero della Salute, si registrano circa settanta casi all’anno. La malattia può essere fatale e causare gravi conseguenze, come sordità, ipovisione, claudicazione, disturbi dell’apprendimento e amputazione degli arti. Il vaccino contro il meningococco B non è obbligatorio, ma è fondamentale per prevenire la malattia.

Conforti sottolinea l’importanza dell’aggiornamento dei pediatri sulla vaccinazione e della comunicazione con i genitori. Inoltre, se il pediatra stesso somministra il vaccino, si riducono i tempi di attesa e si aumentano le coperture vaccinali. È necessario anche un richiamo tra i 14 e i 18 anni per garantire una protezione continua, anche per coloro che hanno già ricevuto le tre dosi da bambini.

Nonostante l’importanza della vaccinazione contro la meningite B, il ministero della Salute non ha incluso il vaccino nei Livelli essenziali di assistenza (LEA), ma alcune regioni, come la Sicilia, la Puglia, la Calabria, la Liguria, l’Emilia Romagna e l’Abruzzo, offrono la vaccinazione gratuita anche per gli adolescenti. Inoltre, è attesa l’introduzione di un nuovo vaccino pentavalente, che includerà anche il ceppo B del meningococco, riducendo il numero di iniezioni e i costi.

Inoltre, è prevista l’introduzione di un’immunizzazione contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv), responsabile della bronchiolite, nei neonati. Questa immunizzazione fornirà anticorpi per un anno, riducendo il rischio di infezione nei primi mesi di vita.

La prevenzione delle malattie infettive, come la meningite B, richiede un impegno costante da parte dei pediatri, dei genitori e delle istituzioni. È fondamentale lavorare sull’aggiornamento dei pediatri, comunicare in modo efficace ai genitori e ridurre i tempi di attesa per le vaccinazioni. Solo così si potranno prevenire le gravi conseguenze di queste malattie e proteggere la salute dei bambini e degli adolescenti.

Redazione

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